LECCO – Le Segreterie Nazionali SLP-CISL, SLC-CGIL, FAILP-CISAL, CONFSAL.COM e UGL-COM hanno proclamato lo sciopero generale in Poste Italiane Spa per l’intera giornata del 4 novembre 2016 con manifestazioni in ogni regione. In Lombardia è previsto un presidio regionale dalle 10.00 alle 12.00 davanti la sede della Borsa in Piazza Affari.
I sindacati sull’intera vicenda contestano l’assenza di un dibattito pubblico e l’assoluta indifferenza dei mezzi di comunicazione interessati solo alle acquisizioni di Borsa, mentre la privatizzazione di Poste Italiane necessita di grande attenzione.
Le Segreterie Nazionali esprimono preoccupazione sui rischi di una ulteriore privatizzazione di Poste Italiane e sulle conseguenti ricadute occupazionali. Per i sindacati “sono a rischio almeno 20.000 posti di lavoro sia nel settore postale che nel settore finanziario. Inoltre le trattative per il rinnovo contrattuale, ormai scaduto nel 2012, sono in situazione di stallo per l’impossibilità di colmare la distanza dalle posizioni aziendali”.
“Alla decisione del governo di privatizzare Poste italiane si aggiungono le problematiche aziendali figlie di una applicazione monca del piano industriale che prevedeva un forte rilancio della logistica, un’applicazione inefficace e sbagliata dell’accordo sulla riorganizzazione dei servizi postali – denunciano i sindacati – in provincia di Lecco sono scomparsi circa 50 posti di lavoro e gli orari dei portalettere sono inconciliabili con le esigenze della clientela, la carenza di addetti nella sportelleria degli Uffici Postali e le continue pressioni commerciali verso i consulenti finanziari a causa di una finanziarizzazione sempre più spinta dell’Azienda Poste. Su questi temi non è stata data alcuna risposta da parte dell’Amministratore Delegato nel corso dell’ultimo incontro con le organizzazioni sindacali”.

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