LECCO- E’ di nuovo scontro aperto in municipio tra sindacati e amministrazione comunale: a compromettere i già logorati rapporti tra le parti è la distribuzione delle premialità annuali ai dipendenti, 90 mila euro che verranno pagate ad un centinaio di lavoratori del Comune, su 318 totali, la prossima primavera.
Si tratta di un atto unilaterale da parte dell’amministrazione pubblica alla luce del mancato accordo sindacale sull’utilizzo delle risorse decentrate da cui verranno prelevate i già citati 90 mila euro. Un fondo fermo nelle casse comunali da un decennio.
Sindacati e Rsu contestano la mancata discussione di questa distribuzione e le modalità con cui vengono concessi i premi ai lavoratori.
“E’ il terzo anno che non si trova un accordo sul fondo integrativo ed è l’ennesimo atto unilaterale da parte dell’amministrazione, vogliamo che venga accertata la legalità di questa azione e che la delibera venga sospesa” spiega Marco Paleari di Fp Cgil.
Le critiche dei sindacati riguardano soprattutto i criteri della distribuzione di queste risorse, destinate a “premiare la produttività del personale coinvolto nel perseguimento di obiettivi a valenza strategica e innovativa coerenti con le linee di mandato” come si legge nella delibera dello scorso 11 ottobre.
“La scelta è lasciata ai dirigenti, noi non ne conosciamo i criteri – denuncia Doriana Tanzi della RSU – Si indicano obiettivi di ‘innovazione’ in realtà nei fatti si sono progetti ordinari, che nulla hanno di innovativo e strategico”.
“Alcuni comparti, come l’Anagrafe, sono rimasti esclusi – sottolinea Italo Bonacina di Uil Fpl che afferma- avremmo preferito una distribuzione che riguardasse in modo più ampio il personale e basata su principi di individualità e merito, non decisa dall’amministrazione”.
I sindacati denunciano i loro dubbi riguardo alla garanzia di ciclicità del contributo agli altri lavoratori.
Martedì mattina, in Sala Ticozzi, si è svolta un’assemblea con i dipedenti durante la quale è stata decisa la linea che i rappresentanti sindacali porteranno avanti: “Chiederemo un confronto con il Prefetto e contrasteremo nel merito questa delibera, anche legalmente” ha annunciato Vincenzo Falanga, segretario generale di Uil FPL del Lario.
Rapporti sindacali di nuovo tesi, o meglio “inesistenti da tempi immemori – come riferisce Enzo Cerri di FP Cisl – e questa è una cosa veramente brutta in una città capoluogo di provincia”.