LECCO – “Siamo stati schiacciati dalla rabbia, ma non gettiamo la spugna”, sono queste le parole di mister Stefano Cuoghi nell’immediato dopo gara di Lecco-Caravaggio che ha visto i blucelesti sconfitti per tre reti a una.
“Nel primo tempo – continua il tecnico – la rabbia si è trasformata in un pesante macigno sulle nostre spalle e, invece, che darci carica ci ha schiacciati. La situazione è difficile, è evidente, ma non getto la spugna: finché avrò undici giocatori da mandare in campo continuerò ad allenare”.
Cuoghi, poi, parla di Crocetti, Matic e Rigamonti che hanno abbandonato la squadra alla vigilia del match: “Potrei essere cattivo, ma preferisco evitare. Andare via così è stata una schifezza, non sarebbe cambiato nulla aspettare dopo questa gara, ma ognuno risponde alla propria coscienza”, e, soprattuto, il tecnico è categorico con chi è rimasto: “Ora ho chiesto a tutti i ragazzi di andare a casa, parlare con le proprie famiglie, riflettere e decidere cosa fare, ma sono stato chiaro: chi si presenta martedì all’allenamento, poi deve restare fino a domenica e non può tirarsi indietro all’ultimo minuto”.
L’allenatore è l’unico a prendere parola, “i giocatori – spiega – non avrebbero nulla da dire in questo momento”, e come tutti resta in attesa del primo dicembre: “il nostro futuro dipende dalla prossima udienza in Tribunale, vedremo se ci concederanno l’esercizio provvisorio”.
Non resta che aspettare…