VARENNA – Una sofferenza talmente grande da commuovere anche il parroco, don Aldo Monga, che ha concluso la sua omelia con la voce rotta dal dispiacere: è il dolore di un’intera comunità, quella di Varenna, che nel giorno del Venerdì Santo ha pianto il suo giovane Mattia, morto mercoledì sera a soli 14 anni, in una drammatica caduta dalla moto.
La chiesa parrocchiale non ha saputo contenere la folla di persone riunite per l’ultimo saluto al ragazzo, residente in paese con il padre Sisto e il fratellino Simone, due anni più piccolo di lui. Una famiglia già distrutta dal lutto, con la scomparsa di mamma Alessia, strappata all’affetto dei suoi cari da una malattia. Se n’era andata lo scorso novembre, quando aveva solo 45 anni.
“Il buio è piombato ancora una volta sulla famiglia Fagioli, lo stesso buio che ha avvolto la terra nel giorno della morte di Gesù. Oggi celebriamo i suoi funerali in prossimità dell’ora in cui Cristo è morto sulla croce – ha esordito il parroco intervenendo dal pulpito – Mattia ci ha lasciato nel fiore dei suoi anni, la notizia della sua tragica fine ha destato costernazione nella cerchia degli amici e in tutta Varenna che oggi si stringe intorno ai suoi familiari”.
Quel dolore non ha colpito solo la famiglia ma anche gli amici e compagni di calcio della Colico Derviese, presenti alle celebrazioni con le proprie uniformi da calcio insieme ai rappresentanti della società sportiva e a quelli dell’Espe, la scuola edile di Lecco frequentata da Mattia. “Avrebbe voluto seguire le orme del padre e del nonno Giancarlo, prendendosi cura un domani dell’impresa di famiglia” ha ricordato don Aldo.
“Come non piangere per un ragazzo che muore – ha proseguito il sacerdote – piangiamo tutti, trattenendo il nostro dolore senza volerlo rimuovere”. Ma il dolore è così forte che è stato necessario richiedere l’intervento di un’ambulanza per due persone colpite da malore, uno zio del ragazzo e un amico, assistiti sul sagrato della chiesa dal personale del Soccorso Mandellese.
“Il suo bel volto non si sa dove cominci , il suo sorriso ha la potenza di un abbraccio…” il sindaco Mauro Manzoni ha usato le parole di Alda Merini per rendere omaggio al giovane nel suo annuncio pubblico di cordoglio.
“Siamo tutti vicini a te sgomenti e addolorati – ha preso parola un amico, a margine delle celebrazioni – ci mancherà quel sorriso che, nonostante gli ostacoli che la vita ti ha messo davanti, ti ha sempre accompagnato. Siamo sicuri che sei in cielo, mano nella mano con tua mamma”.
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