Oggi, venerdì, nella chiesa parrocchiale di Laorca, l’estremo saluto a Carlo Corno, 88 anni, fondatore della Corno Marco Italia così battezzata in memoria del padre, prima azienda lecchese produttrice di stampi.
Imprenditore di spicco, Corno dopo aver frequentato l’istituto tecnico Elip, nel 1949 dà vita alla nota azienda che ha la sua prima sede nel rione di San Giovanni alla Castagna (Lecco) nell’immobile che oggi dà spazio al laboratorio dello scultore Pablo Atchugarry.
Persona di grande intuito e di spiccate capacità tecniche Corno mostra da subito di saperci fare specializzandosi nella costruzione di stampi per lavatrici ed elettrodomestici. Nei primi Anni ’50 l’azienda comincia a esportare in Francia e via via incrementa l’export fino ad arrivare a esportare il 100% della produzione. Nel 1962 l’azienda si trasferisce in via Fratelli Bronzetti dove viene costruito il primo stabilimento e 11 anni più tardi viene raddoppiato dando vita a un nuovo capannone.
L’attività fiorente permette alla Corno Marco Italia di diventare un’azienda leader nel settore degli stampi intanto viene aperta la divisione Sistemi, per la progettazione e realizzazione di speciali come presse e impianti di assemblaggio.
Nel frattempo Carlo si sposa con Alessandra Valtulina dalla quale avrà un figlio, Gigi e dalla casa di San Giovanni la famiglia Corno si trasferisce a Laorca in frazione Pomedo.
Gli anni passano e l’attività prosegue a gonfie vele, ma a segnare in modo indelebile la vita di Carlo e Alessandra è la prematura scomparsa del figlio Gigi che, nel 1988, all’età di soli 33 anni, muore colpito da un infarto. Un colpo troppo duro da sopportare per proseguire la vita di sempre e così Carlo decide di lasciare l’azienda.
Uomo di poche parole ma dotato di grande generosità e umanità nel 1989, in memoria del figlio, decide di realizzare a proprie spese gli spogliatoi del nuovo campo di calcio di Laorca, facendo un grosso regalo alla comunità. Un grande gesto che nessuno ha mai dimenticato.
Appassionato di calcio, Corno era tifoso dell’Inter e del Lecco e in gioventù militò nella mitica Juvenilia. Una passione, quella del calcio, che non lo abbandonò mai vedendolo spesso impegnato in prima persona nei tornei di calcio serali in qualità di sponsor.
“Il signor Carlo era un uomo davvero speciale – ci racconta una persona a lui molto vicina – Un esempio, un uomo dall’animo buono e dall’umanità profonda. Con lui generazioni di operai hanno imparato l’arte del fare stampi. E’ stato un vero pioniere dell’industria arrivando a essere insignito dei riconoscimenti di Cavaliere e Maestro del Lavoro”.
I funerali avranno inizio alle 10.45, quindi la salma verrà tumulata nella cappella di famiglia che si trova al cimitero di Ballabio dove riposa anche il figlio Gigi.