Milano, Stazione Centrale, sono le 23.52 di mercoledì 14 dicembre, il treno per Lecco dovrebbe partire in quel momento, ma sugli schermi e sui tabelloni non è indicato il binario. Andrea Sala tra gli sventurati protagonisti della storia che vi andiamo a raccontare chiede informazioni a un ferroviere di passaggio, la risposta: “Si vede che il treno è in ritardo, comunque prima di partire lo espongono”.
“Pazientiamo ancora un po’ – racconta Andrea – dopo qualche minuto compare la scritta Lecco sul cartellone del binario 9 – ma non sugli schermi – lo avvistiamo e corriamo verso il treno. Siamo a 20 metri dal binario, per percorrerli il più veloce di noi impiega circa 20 secondi, ma il treno ha già chiuso le porte e parte senza nessun passeggero a bordo. Tutti sulla banchina a imprecare. Siamo in 25/30 ci rechiamo all’ufficio informazioni dove un altro ferroviere decisamente infastidito sbotta: ‘Quello è un treno di Trenord, io sono dipendente Trenitalia e non posso aiutarvi. Chiamate questo numero (il numero verde Trenord attivo dalle 7 alle 21, ndr) chiedete a loro’.
A quel punto il gruppo di passeggeri fa notare che chiamando quel numero si dovrebbero aspettare 8 ore prima che risponda qualcuno… “Decisamente alterato – prosegue Andrea – il ferroviere cerca di scaricare le colpe su altri e conclude dicendo ‘Sono le 23.57, il mio turno finisce alle 24 quindi non è un mio problema, arrangiatevi!’. Qualcuno di noi, giustamente, risponde con un ‘Va a cagare’ “.
Il ferroviere allora torna di gran lena in ufficio, alza la cornetta del telefono e chiama la Polfer dicendo che alcuni passeggeri lo infastidivano. “Subito arrivano due agenti della Polfer – spiega Andrea – i quali constatato che c’erano 25 persone tranquillissime e sentite le nostre ragioni e concludono: ‘Secondo noi hanno ragione i passeggeri’. Il ferroviere, messo all’angolo, fa una telefonata e conclude la sua ‘attività’ dicendo: ‘Se volete presentare reclamo dovete andare negli uffici del binario 21’. Usciamo e ci accorgiamo che l’unico ufficio Trenitalia sul binario 21 è il suo”.
A quel punto il ferroviere se ne va “probabilmente incazzato per i 7 minuti di straordinario che è stato costretto a fare”, commenta con sarcasmo Andrea, nell’ufficio resta solo una sua collega che si dimostrerà molto più gentile e disponibile nei confronti degli sfortunati passeggeri e farà un complicato e lungo giro di telefonate per cercare una soluzione al problema. “Noi intanto – aggiunge Andrea – ci siamo attrezzati per il reclamo e per trovare una soluzione alternativa. Vista la situazione io e altri abbandoniamo la compagnia per prendere il treno delle 00.39 per Chiasso per scendere a Monza dove verrà a prenderci in macchina un parente gentilissimo che ci riaccompagnerà a Olginate. Ora effettiva di arrivo a casa 2.15, ora prevista di arrivo a casa 00.40. Spesa effettiva totale 42 euro, benzina Olginate-Monza-Olginate secondo tariffa ACI. Spesa prevista o euro poichè eravamo abbonati”.