L’Ospedale festeggia i bimbi prematuri, arriva la “Banca del latte”

Tempo di lettura: 3 minuti

LECCO – Il Dipartimento Materno Infantile dell’Asst di Lecco ha aderito alla Giornata Mondiale della Prematurità. Oggi, venerdì 17 novembre, presso il 1 pianto dell’Ospedale Manzoni, è stato allestito un vero e proprio Open Day dedicati ai genitori, con una serie di incontri con gli specialisti del Manzoni sul parto prematuro e l’assistenza neonatale.

Erano presenti anche le diverse Associazioni di Volontariato che da anni collaborano con la Terapia Intensiva Neonatale promuovendo iniziative e laboratori rivolti ai bimbi. Tra di essi anche il Maestro musico terapeuta Mauro Galluccio, coordinatore del Laboratorio di Musicoterapia, attivato proprio 10 anni fa presso la Patologia Neonatale dell’Ospedale Manzoni. Con lui le mamme hanno potuto allietare il pomeriggio con una serie di ninna nanne composte e cantate durante le lezioni di musicoterapia.

Ma la giornata è stata occasione anche di promuovere il progetto “Banca del latte”, fortemente voluto dal dottore Roberto Bellù, direttore della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale, e dal dott. Rinaldo Zanini, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ASST. 

Da sinistra: il dott. Roberto Bellù, la dottoressa Anna Perucchini (Responsabile Infermieristica del Dipartimento Materno Infantile) e il dott. Rinaldo Zanini

 

Un progetto, come spiegato dal dott. Bellù, volto ad assicurare una costante ed adeguata disponibilità di latte umano ai lattanti con specifici problemi clinici, in particolare i neonati pretermine, grazie alle donazioni da parte di madri in fase di allattamento.

Un’ampliamento del servizio per il trattamento del latte delle mamme impossibilitate ad allattare, già attivo da oltre 30 anni presso la struttura sanitaria lecchese, frutto di un lavoro di squadra tra le equipe e che consentirà appunto di disporre latte da somministrare ai piccoli della Terapia Intensiva Neonatale.

“La salute del neonato passa attraverso il latte materno – spiega il dott. Bellù – quando questo non è disponibile o non è sufficiente, per i bambini più fragili il latte di banca rappresenta la migliore alternativa per uno sviluppo ottimale”. In pratica le mamme in fase di allattamento possono donare il proprio latte all’ospedale, che verrà adeguatamente trattato e messo a disposizione dei neonati prematuri o con specifici problemi clinici che non possono essere allattati tradizionalmente.

Una realtà possibile grazie alla generosità di alcuni donatori, in primis la famiglia Galperti di Cortenova, che ha donato all’Ospedale una macchina pastorizzatrice per trattare il latte materno donato.

“Per le donazioni – ha spiegato il dott. Bellù – le mamme potranno estrarre il latte a casa e quindi portarlo in ospedale oppure contattare il nostro dipartimento di Patologia Neonatale attraverso la caposala dott.ssa Melissa Monti e organizzarsi per mandare qualcuno a ritirarlo”. La “Banca del latte” entrerà in funzione a tutti gli effetti nei prossimi giorni.

Sui circa 3 mila parti annui al Manzoni circa un 7-8% è pretermine. I casi estremi (bimbi che nascono con un peso limite al di sotto di 1,5 kg) rappresentano l’1%. Al Manzoni sono circa 350 i ricoveri registrati ogni anno: più del 25% dei piccoli degenti, assistiti dalla équipe clinico-assistenziale, proviene da fuori Provincia, in particolare dagli Ospedali della Valtellina, di Como, dell’alto milanese e dell’area occidentale della bergamasca.

“I buoni risultati raggiunti – ha concluso il dott. Zanini – sono il frutto di un lavoro di squadra notevole avvenuto all’interno del dipartimento. Tutti hanno fatto la loro parte, rendendo possibile la realizzazione di questo progetto, per il quale ringraziamo anche i donatori. Il gioco di squadra – ha ricordato – comincia con la diagnosi prenatale”.