COLICO – Il cantiere è avviato, serviranno circa 200 giorni lavorativi e verso la fine dell’anno, forse già tra ottobre e novembre, i volontari della Croce Rossa di Colico potranno trasferirsi nella loro nuova sede: un progetto tanto atteso ed ora un passo da essere realizzato.
Lo ha annunciato con entusiasmo il presidente Franco Plazzotta, giovedì’ mattina, incontrando la stampa per raccontare quella che sarà la nuova casa dell’associazione.
“E’ sicuramente da qualche tempo che ci pensavamo, l’occasione è arrivata nell’ultimo anno con la concessione da parte del Comune del terreno in via al Confine, ottenuto in comodato d’uso per 99 anni” spiega Plazzotta.
Un terreno che è adiacente a quello della Protezione Civile e che, con la nuova sede della CRI, diventerà di fatto un piccolo polo dell’emergenza sull’alto lago. “Non essendo vicini all’ospedale, siamo tra i presidio di Bellano e Gravedona, la nostra attuale sede, ospitando anche la guardia medica, è già un punto di riferimento per la popolazione di Colico”.
Dai primi anni ’90 la Croce Rossa occupa gli spazi di via Mazzini, pagandone l’affitto, ma oggi questi locali non sono più sufficienti: “E’ come quando ti sposi e pensi di fare famiglia, allora cerchi una casa più grande – sorride il presidente della CRI – dove siamo oggi non ci sono abbastanza posti per i nostri mezzi, nove in tutto e solo quattro i garage, è una palazzina di due piani e mezzo. La nuova sede, ampia circa 290 metri quadrati, sarà invece situata su un unico piano e questo renderà tutto più agevole anche per i volontari che fanno il turno di notte, le cui stanze saranno dislocate in prossimità del centralino”.
Spazi più ampi, che saranno utili non sono per i 140 volontari in forze all’associazione, ma anche per le iniziative rivolte alla comunità organizzate dalla Cri di Colico.
Il costo dell’opera si aggira intorno al milione di euro e sarà finanziato con un mutuo ventennale stipulato dall’associazione che, al contempo, sta lanciando una raccolta fondi attraverso le attività pubbliche della zona: chi vorrà contribuire, potrà acquistare, per 100 euro, un mattone che, non solo simbolicamente, verrà collocato con una targhetta insieme agli altri mattoni dei donatori in un muro della nuova sede che affaccerà sulla pubblica via.
“Speriamo di vedere tanti mattoni e tanti nomi di quanti contribuiranno. Il nostro è servizio che guarda alla comunità – conclude Plazzotta – oltre ai servizio del 118 per 24 ore al giorno, forniamo accompagnamento ospedaliero ai pazienti non autosufficienti, ai dializzati. Abbiamo percorso oltre 40 mila chilometri in un anno solo per le uscite di emergenza. Ed ora la nuova sede non è più un sogno ma è un progetto concreto che stiamo realizzando”.