LECCO – Un polo di eccellenza per l’alta formazione nella ristorazione: questo è ciò che in un futuro neanche tanto lontano potrebbe diventare Villa Ponchielli, la storica residenza di Maggianico situata a pochi passi dal Villa Gomes e il suo bel parco.
Villa Ponchielli ha un parco ancora più grande splendido, una location suggestiva, una perla per il capoluogo manzoniano che è stata sottoposta ad una messa in sicurezza che si è da poco conclusa. In attesa del collaudo dei lavori effettuati, necessario affinchè il bene torni nella effettiva disponibilità dell’amministrazione, prosegue l’iter progettuale per conferire una nuova vita all’edificio di proprietà comunale e all’intera area rimasta per anni inutilizzati.
Ed è nell’ambito della commissione consiliare 1° del Comune di Lecco che il progetto “LAKE”, parziale acronimo di “Local Alliance for Knowlegde and Education in food and hospitality in the Lecco Lake”è stato presentato e discusso mercoledì sera come una proposta di recupero dal punto di vista culturale e architettonico di una villa storica in partnership con il Comune di Malgrate, il Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Casargo, la Provincia di Lecco e la Caritas Ambrosiana.
L’obiettivo, spiegano dal Comune di Lecco. è ottenere i contributi europei del programma di finanziamento Urban Innovative Acrions attraverso il bando in scadenza il 30 marzo e realizzare nell’ambito del triennio un polo di eccellenza europeo per l’alta formazione professionale e per l’innovazione nell’ambito della ristorazione e dell’hôtellerie.
Il sito dovrà ospitare spazi e laboratori dedicati alla formazione, un ristorante didattico, un parco aperto al territorio e ai cittadini e alle imprese del settore e riserverà una particolare attenzione alla povertà alimentare e al recupero delle eccedenze della grande distribuzione.

“Le tappe che hanno portato all’avvio di questo iter sono state tutt’altro che semplici – spiega l’assessore Corrado Valsecchi – il coinvolgimento di tanti soggetti, gli innumerevoli incontri, le interlocuzioni con le autorità competenti, la situazione della villa e il conseguente monitoraggio dei lavori di messa in sicurezza, avviati da questa amministrazione su tutto il complesso, hanno reso impegnativo il percorso di avvicinamento a quello che possiamo definire oggi un vero e proprio punto di partenza per una nuova vita di quello edificio storico con una valenza culturale importante per la città di Lecco e non solo”
“Abbiamo provveduto ad affidare il compito di portare questo ambizioso progetto all’attenzione dell’Europa alla dottoressa Luisa Lovisolo per ottenere dei finanziamenti a fondo perduto che possano consentire l’avvio di questa startup pensata di concerto con i Comuni di Malgrate e Casargo, il CPFA, la Provincia di Lecco e la Caritas Ambrosiana. Siamo particolarmente soddisfatti di quanto fatto finora, un lavoro sommerso, ma fondamentale e finalizzato a strappare dallo stato di abbandono il luogo del fermento culturale della Scapigliatura, una villa tanto bella quanto importante, mettendola a disposizione di un progetto che guarda al futuro e coinvolge attivamente i giovani, la loro professionalità e l’innovazione nel campo del food”.

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