La SS36 tra Lecco e Abbadia è sicura? Zamperini: “Vogliamo risposte da Anas”

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LECCO – Dopo il tragico crollo del ponte di Genova, e senza dimenticare quando avvenuto ad Annone Brianza, Giacomo Zamperini (coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Lecco) torna sulla questione strade e sicurezza. In particolare, riferendosi ad alcune immagini che stanno girando in rete in queste ore, ha puntato l’attenzione sulla strada che collega Lecco ad Abbadia.

“Da alcuni cittadini preoccupati sui social network ci arriva questa segnalazione relativa allo stato di deterioramento di alcuni elementi strutturali dei viadotti sulla Lecco – Abbadia – riporta il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Lecco, Giacomo Zamperini -. Tale stato di deperimento materiale interessa circa 5/6 km della SS36, in particolare nel tratto che va dall’Orsa Maggiore ad Abbadia. Non sta a noi verificare la tenuta complessiva della struttura, ma ci pare che i ferri di armatura “visibili” all’interno delle gabbie in calcestruzzo armato, necessitino di un immediato intervento di manutenzione ed idoneo ripristino”.

“Lavori urgenti, tanto più – aggiunge Igor Amadori, responsabile del circolo FDI Lago – visto il prossimo intervento della pista ciclo-pedonale, che allo stato attuale rasenta essere una presa in giro per i comuni e i contribuenti, basti pensare alle gare di appalto fatte e poi per vari motivi sospese o alla vergogna di progetti non attuabili se non con aumento dei costi per rivedere il tutto. Quel tratto di strada dovrà essere il fiore all’occhiello della nostra viabilità turistica, sicura al 100% per pedoni, per le due ruote e per le autovetture. Occupiamoci della pericolosa situazione dei ragazzi che tornano a piedi dall’Orsa Maggiore o dei ciclisti che percorrono il lago e sono costretti a muoversi in mezzo alle lamiere del guard rail”.

“Sarebbe bene che Anas facesse delle dichiarazioni pubbliche in risposta a questa segnalazione – conclude Zamperini – dicendo anche a quando risale l’ultimo monitoraggio, e magari fornendo nel breve periodo una mappatura di tutti i viadotti della provincia e del loro stato di salute. La gente è giustamente preoccupata ed il nostro compito è quello di rassicurarla verificando metro per metro la sicurezza delle infrastrutture lecchesi. Nessun inutile allarmismo, chiediamo solo trasparenza. Faccio anche un appello a tutte le forze politiche affinché lascino da parte la polemica sterile ed unire gli sforzi per superare questo momento difficile per la Nazione.”