Lecco. In tantissimi per l’ultimo saluto all’amico Maurizio “Ciccio” Valsecchi

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LECCO – “Amici miei, sempre pronti a dar la mano da vicino e da lontano, questi son gli amici miei”. E Maurizio “Ciccio” Valsecchi di amici ne aveva tanti.

Il coro Grigna e il coro I Vous della Valgranda di Ballabio

 

Questa mattina, sabato, sul sagrato della chiesa di Castello di Lecco al termine del funerale c’è chi si è affiancato al Coro Grigna e al coro I Vous de la Valgranda di Ballabio intonando quella canzone cantata chissà quante volte; altri l’hanno canticchiata sommessamente, in molti con le lacrime agli occhi e poi c’è chi ha preferito defilarsi e ascoltarla in disparte perché perdere un amico è sempre dura e restano davvero tante, forse troppe, “domande senza un perché”.

E poi la canzone del “suo” Resegone, quel “Resegun” sulla cui cima è salito per 16 anni di fila gestendo il rifugio Azzoni a quota 1875 m, quella cima che Maurizio ha visto innumerevoli volte anche “da la val sota i custun…” col sole, con la pioggia e con la neve.

Un saluto speciale quello che hanno voluto tributare all’amico Maurizio: “una persona solare, capace di tessere relazioni con tutti e di dedicarsi agli altri con lo stile semplice di chi va oltre i soliti preamboli per costruire buoni rapporti e buone relazioni” come ha sottolineato don Egidio Casalone, parroco di Castello durante l’omelia.

“Gestore per 16 anni del rifugio Azzoni sul Resegone, faceva parte della XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo, realtà che senza dubbio lo avrà messo di fronte a situazioni critiche in cui ha teso la mano e ha sostenuto l’altro – ha proseguito don Egidio – Una manifestazione e un’attenzione questa di amore nei confronti delle persone, ma anche di sacrificio e di impegno. Maurizio ha terminato di salire sulle sue montagne ora è giunto sulla vetta più ardita e talvolta dimenticata da noi, è la vetta più alta: l’incontro con il Signore Gesù”.

Maurizio, 65 anni, se n’è andato all’improvviso, due giorni fa, mentre si trovava in vacanza in Val Maira in provincia di Cuneo, colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo. Una vita dedicata alla montagna la sua: gestore o “capanatt” come si dice da queste parti, Guida Alpina, volontario del Soccorso Alpino, membro dell’Uoei (Unione Operai Escursionisti Italiani), membro del Gruppo Gamma e membro nonché socio della SEL (Società Escursionisti Lecchesi).

In chiesa, questa mattina, c’erano tutti, presenti anche numerosi Alpini con i rispettivi gagliardetti, il Gruppo Ragni di Lecco, il gruppo Mai Stracc di Como e i cori Grigna dell’Ana di Lecco e I Vous de la Valgranda di Ballabio e il sindaco di Lecco Virginio Brivio.

Una morte improvvisa, che ha lasciato attonito il mondo della montagna lecchese e non solo che oggi si è stretto attorno ai famigliari, ai figli Carlo, Guido, Marta e Stefano per quello che è stato l’ultimo saluto.

Al termine della funzione tanti commossi ricordi di ‘Ciccio’: sul leggio si sono alternati il figlio maggiore, Carlo, il presidente dei Gamma Roberto Chiappa e il collega del soccorso alpino e presidente del Cai di Ballabio Giuseppe Orlandi ‘Calumer’. Le note del Signore delle Cime e un forte applauso hanno accompagnato la bara lungo la navata, portata a spalla dai figli. L’ultimo omaggio a ‘Ciccio’ non poteva che essere un canto, quello intonato dal coro e dai presenti. E di sicuro, come ricordato da tanti, anche lui avrebbe approvato.