L’Asl rompe il silenzio, anche i Nas indagano sui fratelli Tedeschi

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    Conferenza Stampa lampo quella convocata alle 12 di oggi dal dottor Marco Votta direttore generale dell’Asl di Lecco e Daniela De Filippo direttore amministrativo per chiarire l’attuale posizione dell’Azienda Sanitaria Locale sul caso dei due medici lecchesi – nonchè fratelli gemelli – Maurizio e Marziano Tedeschi, a quanto pare smascherati dalla nota trasmissione di Striscia La Notizia in un “gioco” di ruoli (vedi articolo).

    “Non c’è nulla da nascondere – spiega il direttore generale Votta – siamo venuti a conoscenza dei fatti venerdì scorso, dopo che la troupe di Striscia ha fatto capolino nel Distretto Asl di via Tubi dove hanno intervistato il direttore Luca Sesana. Solo a quel punto abbiamo saputo del ‘blizt’ effettuato sempre dal Striscia il giorno precedente, giovedì, nello studio dentistico del dottor Marziano e nell’ambulatorio del dottor Maurizio e quindi del presunto scambio di ruoli”.

    Infatti, dall’inchiesta di Striscia è emerso che da anni, il dottor Maurizio Tedeschi, medico di base, oltre ai suoi 1400 pazienti circa (ogni medico al massimo ne può seguire 1500) seguiva anche i 1100 del fratello Marziano che nel frattempo lavorava indisturbato nel suo studio dentistico; con il risultato che, grazie al fratello Maurizio, Marziano traeva profitto dalla sua attività odontoiatrica svolta a tempo pieno e in più guadagnava anche dal lavoro di medico di base svolto dal fratello che lo sostituiva. Un giochino che a conti fatti consentiva di instascare annualmente una cifra approssimativa di 44mila euro annui. Il calcolo è presto fatto: per convezione nazionale l’Asl paga, a ogni medico di base, 40 euro all’anno per ogni paziente seguito, quindi, in questo caso bisogna moltiplicare 40 euro per i 1100 pazienti a carico del dottor Marziano che fa 44mila euro.

    Sulla vicenda sono state aperte due indagini, come spiega lo stesso dottor Votta: “Una interna e una aperta dai Carabinieri del Nas di Brescia (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma) con i quali stiamo collaborando attraverso una serie di verifiche, una delle quali riguarda i flussi di ricette firmate e non firmate.  Da una prima verifica risulta che Marziano Tedeschi abbia prescritto parecchie ricette in un mese, circa 1500, quindi risulta che lui le ha firmate. Ora bisogna vedere se veramente le ha firmate lui o qualcuno per lui. Stiamo monitorando attentamente tutte quelle cause che possono dimostrare che quanto denunciato sia veritiero. Da parte nostra c’è  la massima trasparenza e tutta la disponibilità a tenere informata la stampa sullo sviluppo dei fatti. Va ricordato tuttavia che siamo di fronte a una questione delicata, di non facile soluzione”.

    Intanto l’Asl in tutto questo trambusto si è costituita parte lesa, mentre i due medici, nel qual caso venissero confermate le accuse “si vedrebbero revocare le convenzioni con l’Azienda Sanitaria Locale  – puntualizza Votta – con ripercussioni anche penali; ma questo si potrà sapere solo a indagini concluse”.