Paderno: ponte chiuso per 2 anni. A Brivio stop ai tir ‘super pesanti’

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Il ponte chiuso a Paderno

 

PADERNO – Due anni: RFI aveva già fatto sapere che la durata dei lavori sul Ponte di Paderno poteva essere così lunga, non era ancora chiaro se le tempistiche del cantiere coincidessero con quelle della chiusura della strada; la conferma è arrivata nell’incontro che si è tenuto lunedì in Prefettura.

Una riunione, quella che si è svolta in mattinata presieduta dal prefetto Lilliana Baccari e che ha visto la partecipazione di tutte le componenti pubbliche e private coinvolte, a partire dai sindaci di Brivio, Imbersago, Merate, Paderno d’Adda, Robbiate, Verderio, le Polizie Locale, i Carabinieri, la Polstrada, la Provincia di Lecco e i vertici regionali di Rfi, le ferrovie.

“L’interdizione del ponte, determinata da ragioni di sicurezza, avrà presumibilmente la durata di due anni, con l’impegno da parte di RFI a revisionare il progetto ed ottimizzarne la tempistica” fanno sapere dalla Prefettura.

Il ponte di Brivio, ora vietato ai mezzi oltre le 44 tonnellate

 

Ora il problema, superata con la chiusura la questione sicurezza, riguarda la viabilità e il traffico ferroviario che fino a venerdì scorreva su quello storico ponte, al confine tra le province di Lecco e Bergamo, riguardo ai treni, si terrà un’apposita riunione presso Regione Lombardia.

“Al solo fine di ridurre la prevedibile congestione veicolare rappresentata dagli amministratori locali presenti, ed in particolare di quello pesante, si è convenuto di limitare il transito dei mezzi pesanti sino a 44 tonnellate sul ponte di Brivio, limite che consentirà una maggiore fluidità anche dei mezzi sostitutivi della rete ferroviaria – spiegano dalla Prefettura – Verranno valutate, ove necessarie, ulteriori misure idonee a mitigare il disagio determinato dalla cennata interdizione a vantaggio della mobilità”.

La segnaletica di preavviso degli itinerari alternativi sarà predisposta da RFI in accordo con Provincia e Comuni. Saranno, inoltre, intensificati i controlli da parte delle forze di polizia, in particolare sulla SP56 e sulle altre arterie coinvolte.

“Abbiamo sollecitato la Prefettura, RFI e la Provincia a tenerci informati in tempo reale sull’evoluzione della problematica che si è venuta a creare – spiegano i sindaci del meratese – Si è sollecitato inoltre un intervento da parte del Governo e della Regione in ordine alle ripercussioni economiche che tale chiusura comporterà soprattutto agli esercizi commerciali ed alle piccole imprese del nostro territorio. Si è stabilito che dopodomani, mercoledì 19, si terrà una riunione nella sala consiliare del Comune di Merate fra i sottoscritti Sindaci, le Polizie Locali dei Comuni interessati, la Polizia Stradale, la Provincia e i Carabinieri per valutare gli impatti sulla viabilità locale e per l’individuazione dei percorsi più idonee”.

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