Domenica 31 il tour di riscoperta dell’antica via romana che collegava Como a Bergamo
L’iniziativa porta la firma di Luigi Perego e Gianni Casiraghi: “La nostra forza? Aver unito le conoscenze del contadino con quelle dello studioso”
OLGIATE MOLGORA – Non un semplice cammino, ma un viaggio di riscoperta delle proprie radici per valorizzare la bellezza di quello che ci circonda. La Via Longa, l’antica via romana che collegava Como a Bergamo, si appresta a essere scoperta anche nel Meratese con l’itinerario in programma domenica prossima, 31 marzo.
Da Perego a Olgiate, passando attraverso i longobardi
L’appuntamento è alle 8.15 quando partendo da Perego sarà possibile raggiungere la chiesa parrocchiale di San Zeno in un percorso di riscoperta delle bellezze del territorio. A fare da guida in questo viaggio, che è un inno di amore alla Brianza, saranno Luigi Perego e Gianni Casiraghi, da anni impegnati a cercare di fare parlare insieme il contadino e l’accademico per ricostruire le tracce del passato, sepolte dalla storia. “Spesso in questi lavori il rischio è di restare troppo schiacciati sui documenti, quando invece le testimonianze orali sono importantissime”.
La collaborazione con Massimo Cogliati
Lo sa bene Massimo Cogliati, storico locale stanato dal duo Perego – Casiraghi in un’assolata mattinata estiva nella sua casa di Monticello. “In una delle mie tante uscite sul territorio stavo cercando indizi in merito alla Crocetta di Olgiate – ha raccontato con trasporto ed entusiasmo Gianni Casiraghi – Chiedendo a destra e manca, mi è stato dato l’indirizzo di Cogliati, lo storico del paese”.
Ed è stato così che, insieme all’amico Luigi, ha bussato alla sua porta, dando il via a un rapporto che si è irrobustito con il tempo. “Spesso il rischio dei topi da biblioteca come me è quello di restare troppo ancorati alle carte – ha aggiunto con simpatia Massimo Cogliati – Grazie a Luigi e Gianni ho potuto scoprire anch’io aspetti e risvolti che non conoscevo”.
Olgiate crocevia ieri come oggi
E’ nata così una collaborazione unica, capace di arricchire e impreziosire il lavoro di riscoperta della via Longa. “Sono di Olgiate e quindi non posso che essere fiero delle mie origini. Da qui passava la vecchia strada per Lecco che prima transitava al di qua del torrente Molgora. E da qui passava anche la via Longa. L’antico e moderno si fondono insieme. Sono duemila anni che ripercorriamo queste tratte, basta guardare fuori dalla finestra. Da una parte passa la Briantea che collega Como a Bergamo, dall’altra la linea ferroviaria Milano – Lecco”.
Un lungo percorso da Como a Bergamo
Ed è proprio partendo dalle tracce di un’umanità sempre in cammino che Perego e Casiraghi sono partiti alla riscoperta della via Longa. “Studiando le carte medievali abbiamo intuito che qui c’era una strada, una strada diversa dalle altre, tutte dirette a Milano. Una strada che portava a Como attraversando tutta la Brianza. Purtroppo la nostra terra è poco raccontata. L’unico che ha provato ad allargare lo sguardo per fornire una visione d’insieme è stato Cesare Cantù. Gli altri si sono fermati ai loro confini”. Invece, bastava alzare un attimo gli occhi per capire le tante interconnessioni e i legami presenti tra i comuni brianzoli, anche non confinanti.
La Brianza da salvare e da ricordare
“Con questo lavoro stiamo cercando anche di dare un’identità alla nostra zona. Dobbiamo ringraziare le associazioni, circa una ventina, con cui stiamo collaborando in maniera proficua”. Perego ha portato in esempio la canonica di San Salvatore, in procinto di essere abbattuta 20 anni e salvata grazie all’intuizione di qualche volontario capace poi di trasformarla in un gioiello. “Penso anche all’associazione Pelagus da 20 anni impegnata nel recupero dell’antica chiesa di San Giovanni”.
Lungo questo cammino non splende sempre il sole. Ci sono anche delle ombre, come gli affreschi di Montorfano di cui nessuno se ne cura e tanti altri tesori ancora sepolti e abbandonati. “Mi emoziono quando vedo la mia Brianza ancora bella, nonostante tutte le devastazioni che le abbiamo inferto”. L’obiettivo ora è arrivare fino all’Adda e poi traghettare verso la sponda bergamasca. “Siamo già in contatto con diversi studiosi orobici con cui inizieremo presto a collaborare”.
Un percorso antico, spesso “coperto” dall’urbanizzazione
Non sempre si riuscirà a seguire in maniera precisa la vecchia strada visto che l’urbanizzazione ha coperto di cemento molte aree su cui passava l’antica via.
“Ci eravamo fermati a Perego. Le tracce parlano chiaro. La via Longa passava per Rovagnate lungo quella che oggi è via Vittorio Veneto”. Impossibile però proporla per una passeggiata che vuole essere anche un tuffo nella natura, oltre che nella storia. “Andremo quindi verso Crescenzaga e poi a Sara, località che prende il nome proprio dal fatto di essere stato un antico dazio longobardo”.
A Beolco ad ammirare l’effige longobarda
Ed è proprio dei longobardi che parlerà l’assessore Matteo Fratangeli, chiamato a fare da cicerone a Beolco. Non tanto in qualità di amministratore, ma soprattutto in qualità di esperto visto che il giovane assessore ha dedicato la sua tesi di laurea allo studio dell’epigrafe longobarda custodita all’interno della chiesina di Villa Guzzoni a Beolco. L’edificio sacro sarà eccezionalmente aperto al pubblico domenica, permettendo ai visitatori di ammirare una testimonianza risalente al settimo secolo dopo Cristo.
Fratangeli farà da Cicerone
“Ho conosciuto Luigi e Gianni nel 2017 e sono contento che la loro attività sia cresciuta a tal punto da arrivare a toccare il nostro territorio. Riscoprire l’antico tracciato della viabilità romana ci permette di riscoprire alcune bellezze del nostro territorio. Quella di domenica non sarà una semplice camminata, ma la riscoperta turistica di una zona, la nostra, che risulta, nonostante le potenzialità, poco attrattiva”. Un aspetto su cui l’amministrazione comunale sta lavorando attraverso progetti come la Green Way con il recupero del sedime del tracciato ferroviario dismesso dopo il raddoppio.
Appuntamento quindi domenica 31 marzo con una passeggiata nella storia. Per partecipar è necessario iscriversi mandando una mail a anticavialonga@tim.it