Si ritenta la vendita dell’ex Palazzo Ghislanzoni in via Roma
Il 18 giugno il Comune apre la struttura agli interessati
LECCO – In passato era stato sede del municipio di Lecco e ‘casa’ delle associazioni, quello che sarà in futuro l’ex Palazzo Ghislanzoni non è ancora possibile saperlo: l’amministrazione comunale, dopo tre aste andate deserte e l’esposizione dell’annuncio di vendita sul portale on line del Demanio, ci riprova e ha confermato la messa in alienazione dell’immobile.
Per favorire gli interessamenti, il Comune ha deciso di aprire le porte dell’edificio, posto al civico 51 di via Roma, il prossimo 18 giugno, tra le 9 e le 12. “Un open day durante il quale chiunque fosse interessato all’acquisto dell’immobile avrà la possibilità di visionarlo di persona” ha spiegato l’assessore al Patrimonio Pubblico, Corrado Valsecchi.
Si tratta di un immobile di interesse storico-artistico risalente alla fine dell’Ottocento, l’area complessiva è di 920,45 mq di cui 577,79 coperta dai corpi fabbrica, uno di tre piani affacciato su via Roma e l’altro (con piano terra e primo piano) all’interno dello stabile, divisi da un cortile interno adibito a parcheggio.
Il prezzo, a seguito dei diversi tentativi di vendita avvenuti negli anni, è sceso in maniera evidente, passando dai 3,9 milioni di euro del 2010 agli attuali 2,2 milioni di base d’asta, “una cifra stabilita a seguito della perizia richiesta dal comune all’Agenzia del Demanio” spiega l’assessore.
Per rimetterlo in sesto potrebbero occorrere altrettante risorse “ma è un immobile dalle grandissime potenzialità – commenta l’assessore – dal residenziale al ricettivo, potrebbe sorgere qui un albergo o un B&B”.
Quei due milioni di euro, pur ribassati quasi della metà rispetto alla prima asta, rappresenterebbero risorse importanti per il Comune di Lecco che da questa vendita spera di portare a casa i soldi necessari a completare il quadro economico per la ristrutturazione di Palazzo Cereghini, del nuovo tribunale.
“E’ l’ultimo ribasso – annuncia Valsecchi – più sotto di questa cifra non credo si possa andare. Se l’immobile non sarà venduto, spetterà a questa o alla futura amministrazione deciderne il suo riutilizzo pubblico per la comunità”.