L’appuntamento è per martedì 17 settembre alle 21
Durante la serata verrà proiettato il documentario in versione restaurata
LECCO – Martedì 17 settembre, spazio Oto Lab ospita la proiezione della versione restaurata del documentario storico di Sofia Ceppi Badoni promossa dal neonato laboratorio “Officina Gerenzone”. La serata inizierà alle ore 21.
La proiezione è a cura di Officina Gerenzone, laboratorio aperto a tutti i cittadini che ha come obiettivo la valorizzazione e riqualificazione della Valle del Gerenzone, in collaborazione con Legambiente Lecco, Conscious Host, Oto Lab, Dinamo Culturale, Les Cultures, Politecnico di Milano – polo di Lecco, Liceo Leopardi e Liceo Manzoni.
La serata di martedì 17 settembre completa il lavoro che Officina Gerenzone ha condotto in questi mesi e che si è concentrato, in particolare, sul restauro del filmato di Sofia Ceppi Badoni, un’importante testimonianza dall’indubbio valore storico.
Il film datato 1961 ritrae le fabbriche e le officine metallurgiche e la vita quotidiana che si sviluppavano lungo il fiume Gerenzone. La versione presentata oggi è frutto di un restauro sonoro a cura del videomaker Federico Videtta ed è arricchita con la narrazione di Alberto Bonacina e con le musiche originali di Giovanni Timpano e Giovanni Dell’Era.
Gli spettatori avranno la possibilità di essere testimoni della trasformazione di un territorio affascinante, quello della Valle del Gerenzone, motore dell’industria lecchese e interessante ecosistema urbano e naturale, oggi potenziale scenario per percorsi di rigenerazione urbana, ambientale e sociale.
La proiezione del film, dalla durata di 27 minuti circa, seguirà ad un’introduzione di Marta Badoni, sorella della regista, e degli autori del restauro. Contestualmente saranno allestite mostre a cura del Liceo Manzoni, del Liceo Leopardi e del Politecnico di Milano – Polo di Lecco. La visione sarà accompagnata da un intervento musicale di Ranieri “Ragno” Fumagalli e il suo “Baghet”, la cornamusa tradizionale delle Prealpi lombarde.
“Il Gerenzone” costituisce uno degli appuntamenti di “Immagimondo, Festival di Viaggi, Luoghi e Culture”, che dal 1997 parla con approcci disciplinari diversi di turismo responsabile, di rispetto delle differenze culturali, di attenzione per la storia e per le tradizioni, di prospettive di incontro tra paesi e popoli del mondo.