LECCO – Le persone che mercoledì sono entrate in ospedale hanno potuto notare un gonfiabile dalla forma alquanto strana nella hall della struttura. Se di primo acchito non tutti hanno capito cosa fosse, con uno sguardo un po’ più attento si poteva intuire che si trattava di una riproduzione gigantesca del colon.
Nessuna burla, ma un’iniziativa tanto singolare quanto esaustiva organizzata in concomitanza con la settimana della prevenzione dei tumori, in occasione della quale l’Azienda ospedaliera, insieme all’Asl, ha deciso di installare il gonfiabile per tutta la giornata, mettendolo così a disposizione del pubblico che ha potuto accedere al gonfiabile e capire con facilità quali malattie possono danneggiare l’intestino.
“Ci occupiamo di prevenzione oncologica – spiega il direttore sanitario dell’Asl di Lecco Antonio Gattinoni – e con iniziative come queste vogliamo far crescere l’adesione allo screening in prevenzione al tumore del colon-retto”.
L’idea di piazzare il gonfiabile nella hall dell’ospedale è stata di Fabrizio Parente, direttore del reparto di Endoscopia di Lecco. “Abbiamo voluto attirare l’attenzione della gente e lo abbiamo fatto in maniera scherzosa – spiega –, così facendo siamo riusciti a spiegare meglio i comportamenti che si devono tenere per ridurre i rischi di cancro”.
Dati alla mano, si evince che dal 2005 al 2011 sono aumentati vistosamente le persone che effettuano lo screening per prevenire malattie al colon: dal 46% di sette anni fa si è passati al 60% dell’anno scorso. Nel frattempo, tutti coloro che si trovano in un’età compresa tra i 50 e i 69 anni sono chiamati a fare l’esame, che all’ospedale di Lecco è tra i migliori in Italia. “Fare la diagnosi precoce – conclude la referente dello screening dell’Asl Antonina Ilardo – è molto importante, perchè consente di prevenire in maniera concreta le malattie”.