Nella chiesa di San Lorenzo l’ultimo saluto alla bimba di 11 anni morta di leucemia
Don Giovanni Villa: “La morte di un bambino è un invito al silenzio”
ABBADIA – “Ciao Alexandra, ti vedevo sfrecciare sempre sorridente in sella alla tua bici lungo il lago e ti ascoltavo quando raccontavi delle tue imprese sugli sci. Pensavo: ‘Che forza che ha questa ragazzina, che vitalità, quanti impegni. E non si ferma mai!”.
E’ il ricordo commosso di una delle catechiste a chiudere la messa per i funerali di Alexandra Riva, 11 anni, ‘l’angelo’ volato in cielo dopo aver combattuto contro la malattia. Gremita la chiesa di San Lorenzo, così come il piazzale, tantissime le persone che martedì mattina hanno voluto venire a salutarla per l’ultima volta. E’ una comunità in lutto quella di Abbadia, provata da un dolore duro da spiegare, ma stretta intorno alla famiglia di Alexandra, la mamma Magdalena, il papà Eddy, la sorellina Veronica, 9 anni.
I funerali sono stati celebrati dal parroco Don Fabio Molteni affiancato dagli ex parroci Don Vittorio Bianchi e Don Giovanni Villa che hanno voluto essere presenti per l’occasione.
Don Fabio: “Ora sei nella pace del Paradiso”
“Non ho avuto la fortuna di conoscere Alexandra nell’arco di questo mese, in effetti sono qui ad Abbadia solo da poco – ha detto Don Fabio durante la sua omelia – tutti però mi hanno parlato di lei come di una bambina piena di energie, con la passione della bicicletta e dello sci, con tanti amici. Una bambina che amava la vita, che amava stare insieme agli altri, con tanti progetti per la vita futura. Poi la malattia, crudele, spietata, ripetuta, con una recidiva. In questo momento le parole di noi uomini fanno fatica a dire, spiegare, capire qualcosa di più. La sofferenza per la morte di Alexandra ci lascia senza parole. Mi piace pensare ad un’immagine bella: Gesù che prende in braccio Alexandra e la porta con se nella serena pace del paradiso”.
L’invito al silenzio
“La morte di un bimbo è un invito al silenzio, a soffrire il vuoto – ha detto Don Giovanni, rivolgendosi alla famiglia della piccola – se vi è possibile fate bandiera all’ingresso della casa perché l’eccesso di parole e di gesti non dissacri il dolore. E questo vostro dolore sia custodito in silenzio come si addice al mistero. La morte di Alexandra non è stata volontà di Dio, è bene ricordarlo”.
‘Ti voglio bene, manchi già tantissimo”
“Ciao Ale, tu sei stata la mia prima amica, una delle migliori. Lo sarai per sempre. Mi manchi già tantissimo, ti voglio bene” il messaggio letto da una dei tanti coetanei di Alexandra presenti. “Ti abbiamo vista combattere, ti abbiamo vista soffrire tanto, ma sul tuo visino era sempre abbozzato un sorriso. Questa è stata una sfida troppo grande per la tua età. Ora sei un Angelo che veglia su di noi. L’amore che abbiamo condiviso in questi anni resterà un’impronta nel nostro cuore”.