L’inizio del nuovo anno coincide con la fusione tra Bellano e Vendrogno
Il sindaco: “Ci attende tanto lavoro”. Risparmi e finanziamenti, “ma per i cittadini nessun disagio”
BELLANO – Anno nuovo e nuovo Comune: il Capodanno 2020 segna l’inizio della nuova vita di Bellano e Vendrogno, dal primo gennaio riuniti sotto un unico gonfalone. Dopo un lungo percorso istituzionale, la fusione per incorporazione si è compiuta ed ora il territorio di Vendrogno è parte del Comune di Bellano.
Per celebrare l’evento, a mezzogiorno di mercoledì, i 26 campanili dei due paesi hanno suonato a festa, tutti insieme. “E’ stato un bellissimo momento – racconta il sindaco Antonio Rusconi – e soprattutto simbolico: il campanile è usato spesso come immagine di confine e separazione, il campanilismo appunto, invece i nostri campanili hanno suonato insieme per coronare l’unione tra le due comunità”.
Un matrimonio, quello tra Bellano e Vendrogno, iniziato con un ‘fidanzamento’ (l’Unione di Comuni siglata nell’autunno del 2016) convolato convintamente verso la fusione su spinta di entrambe le amministrazioni comunali e con il consenso dei cittadini, che a settembre si sono espressi a favore in un referendum.
IL VIDEO – I campanili di Bellano e Vendrogno suonano a festa (pubblicato dal sindaco Rusconi)
Il sole splende su questa bellissima alba di una nuova avventura!!Grazie a tutti i volontari che hanno suonato per noi!
Pubblicato da Antonio Rusconi su Mercoledì 1 gennaio 2020
Un cammino impegnativo dal punto di vista amministrativo che ora prosegue anche dopo gli atti ufficiali: “C’è tanto da fare – conferma Rusconi – alcune cose sono già state compiute dalla Regione, come le comunicazioni tecniche a tutti gli enti come la Motorizzazione, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps… Noi provvederemo celermente ad aggiornare i vari regolamenti e lo statuto comunale, ad unificare la pianta organica dei dipendenti – 20 di Bellano e 4 di Vendrogno – Alcuni atti saranno formalizzati nel primo consiglio comunale che si riunirà a metà gennaio”.
Cosa è cambiato
Dal punto di vista amministrativo, la fusione non comporta alcun cambiamento nella composizione degli organi politici (consiglio, giunta comunale) ma, “come promesso- spiega il sindaco – sarà istituita la commissione ‘Vendrogno’ con auto-candidature di persone che abbiano residenza o legami con Vendrogno e che aiuteranno la giunta in carica nella gestione del territorio”
La sede principale del nuovo Comune è il palazzo comunale di Bellano ma il municipio di Vendrogno resta a disposizione dei cittadini con uno sportello aperto tre ore per 4 giorni la settimana, a chiunque abbia necessità di protocollare documenti o usufruire dei servizi comunali. Gli archivi saranno invece spostati a Bellano, “nei mesi scorsi abbiamo già appositamente liberato dei locali” fa sapere Rusconi.
“Per i cittadini poco cambierà e anche il nostro lavoro è agevolato da quanto già fatto in passato con l’Unione tra i due Comuni a cui erano state trasferite funzioni e dipendenti, esiste già una struttura operativa rodata e che ha già lavorato insieme in questi anni” aggiunge il sindaco.
In arrivo 400 mila euro di contributi per 10 anni
Con la fusione, decade anche l’Unione che si avvia allo scioglimento e i fondi rimasti saranno trasferiti al nuovo comune di Bellano.
Avere un unico ente rappresenta non solo un’opportunità di risparmio (220 mila euro l’anno secondo le stime dell’amministrazione comunale) ma anche di sviluppo del territorio attraverso i cospicui finanziamenti statali previsti per i comuni che scelgono la strada della fusione.
“Facendo una previsione sui dati che ci sono stati forniti – spiega Rusconi – dovremmo riuscire ad ottenere circa 400 mila euro già quest’anno e per i prossimi dieci anni”