NOVARA / VERCELLI – Furto in abitazione aggravato e sostituzione di persona sono i reati di cui dovranno rispondere tre donne, ritenute responsabili di vari furti in abitazione, perpetrati ai danni di persone anziane.
Le indagate si presentavano alle loro vittime come operatrici del Comune incaricate di verificare i medicinali assunti, al fine di consentire un’esenzione dal pagamento del ticket sanitario.
“Con questa modalità truffaldina, più che collaudata, le tre donne riuscivano ad avere accesso alle abitazioni, dalle quali, approfittando della distrazione delle vittime, sottraevano gioielli e denaro” spiegano dai Carabinieri di Novara che hanno seguito le indagini insieme alla Squadra Mobile di Vercelli.
Sono ascritti alle tre donne molteplici episodi commessi, a ritmo serrato, dai primi mesi del 2018, tutti caratterizzati dal medesimo modus operandi. Per l’esecuzione delle misure cautelari in carcere si è reso necessario accedere al campo nomadi di Ghislarengo, dove le tre si trovavano.