E’ un’impressione di sole e di vento, di verdura che matura nel campo sotto una pergola in fiore, è un corpo dormiente sotto la paglia, sono tracce di pulviscolo in vecchi granai. L’arte di Pasquale De Luca sta nella sua capacità interpretativa delle cose più semplici e più vere, sgranandole, solo accennandole, ammantandole del sapore del sogno, del ricordo infantile di giornate nelle campagne assolate, delle prime scoperte del mondo, grandissimo, ma meraviglioso nelle pieghe di una zucca, nelle miriadi di puntini che ricoprono le fragole, nella sfericità bonaria di una mela profumata, nel disegno anatomico di una noce. In mostra presso la Sangalli di Lecco si ricostruiscono con la mostra “L’anima e la terra – Opere 2002-2011” momenti significativi di quel percorso fra figurativo ed estratto, fra macro e micro che rende Pasquale De Luca un artista capace di fondere nelle sue tele di sacco le dinamiche del mondo, coi suoi opposti e le sue armonie: finito non finito, perfetto e difettoso, organico e inorganico, vuoto e pieno. Non subito, guardando un suo lavoro, si coglie immediatamente cosa sia ritratto, essendo così labile il confine fra il detto e il non detto, fra descritto e soltanto accennato. Si ha quasi la sensazione di osservare un particolare ingrandito da un quadro impressionista, con quella coloritura satura e compatta, ma scontornata: un’ombra bucherellata di luce in una terrazza parigina a fine ‘800? Un cappellino da signora dagli strani rabbuffi d’epoca? Una valigia di cuoio in attesa di essere caricata in carrozza? No: quella una chiazza di colore, quel giallo invadente di limone, di mimosa, ad esempio, che s’allarga sulla superficie e ricopre di luminosità la tela è solo uno squarcio sulla realtà della natura, nella sua grazia di esistere. Ecco uno dei segreti dell’arte di De Luca. Evidenziare l’aspetto più concreto e meraviglioso delle cose che esistono ed insistono nel nostro presente, mostrando, elevandoli, gli aspetti più intimi ma assolutamente veri degli oggetti quotidiani. Esiste un doppio registro nelle sue composizioni: c’è la cosa in quanto tale, il pomodoro con il suo colore e la sua consistenza, e poi il pomodoro in senso platonico, quello della memoria collettiva, nella sua essenza e nella sua evocazione mentale che ognuno di noi junghianamente fa di ogni oggetto conosciuto: percezione reale e valore simbolico del soggetto dipinto sono fusi in una sapiente struttura compositiva, spesso ingigantita, mai esasperata.
Francesca Sassoli
Biografia
Nato a Sersale (Catanzaro) nel 1968, diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro nel 1993, si è perfezionato, poi, nel 2007 con il diploma specialistico di secondo livello in Arti Visive e Discipline per lo spettacolo, indirizzo di scultura. Nel 2010 ha acquisito presso l’Accademia di Brera l’abilitazione in Disegno e Storia dell’Arte per l’ insegnamento nelle scuole superiori.
Tra gli eventi artistici all’estero, citiamo quello svoltosi a Cracovia, in Polonia: la V Biennale Internazionale di Pittura Premio Felice Casorati, mentre tra quelli a carattere nazionale ricordiamo: Arte Padova 2004 – XV Mostra d’Arte Contemporanea; Il Viaggio, presso la sede de Il Resto del Carlino, Ferrara, 2004; Artisti in Cielo e in Terra, Libreria Bocca in Galleria, Milano,2004; Premio di Pittura Carlo della Zorza, Galleria d’arte Ponterosso, Milano, 2006; 13×17, a cura di Philippe Daverio e J.Blanchert, Galleria Berengo, Murano, 2007; Premio Emilio Rizzi, Galleria Aref, Brescia, 2008; Accumulo giovani artisti a Brera, Galleria Accademia Contemporanea, Milano, 2009; XXXIX Rassegna di pittura del Comune di Vertova, Centro Culturale Giovanni Testori, Vertova (Bergamo), 2010. Diverse anche le mostre personali: Esposizione personale, Centro Arte e Cultura, Salerno, 1997; La Terra e L’anima, nel contesto di «Armonie d’Arte Festival», Parco Archeologico Scolacium, Squillace (Catanzaro), 2004; La Terra e l’ Anima, presso C.R.A.T.- Cassa Rurale Artigiana Treviglio (Bergamo) 2005; Frammenti, Libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele II, Milano, 2007.
Contatti:
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Studio d’Arte Cropani Marina: Corso F. Chiaravalloti n. 1, 88050 – Catanzaro.
Cell:: 347/10 86 923
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