Signorelli: “Non scambiate le misure cautelative con un pericolo immediato”

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Coronavirus. Il prof. Carlo Signorelli, lecchese esperto di sanità, interviene a Sky Tg24

“Decessi tra i soggetti più fragili. Le misure sono necessarie ma non devono essere fraintese”

LECCO – Il prof. Carlo Signorelli, lecchese esperto di sanità, interviene a Sky Tg24 sull’emergenza Coronavirus

“I dati ci dicono che l’80% dei pazienti non riscontra sintomi gravi. Le misure adottate saranno necessarie per qualche giorno, utile per studiare le dinamiche epidemiche che presto potranno essere più chiare”.

Signorelli, conosciuto nel lecchese soprattutto per la sua attività amministrativa in passato come sindaco di Perledo e presidente della Comunità Montana della Valsassina, è stato presidente della Società Italiana di igiene, medicina preventiva e Sanità Pubblica, ed è docente di Igiene e sanità pubblica all’Università di Parma e all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

“Non mi sorprenderei se i dati di nuovi contagi dovessero aumentare nelle prossime ore, perché si riferiscono a tamponi effettuati due giorni fa e che necessitano del tempo tecnico per essere validati – ha spiegato Signorelli – Riguardo al numero di decessi invece, che sono quelli con maggiore impatto sull’opinione pubblica, ad oggi hanno caratteristiche simili, legati a persone non solo anziane ma anche soggette ad altre patologie, che fanno parte quindi delle fasce più fragili della nostra popolazione”.

Trovare il cosiddetto paziente zero, ha spiegato Signorelli, “è importante dal punto di vista epidemiologico per capire se ci siano contagi anche altrove rispetto alle zone già attenzionate, Non cambia nulla invece dal punto di vista delle misure messe in atto che servono a prescindere. Sono misure cautelative che non vanno però scambiate con un rischio imminente e grave pericolo, servono a prevenire possibili contagi, è uno scrupolo che le autorità sanitarie hanno voluto porre in questa fase”.