“Non permetterò assembramenti stile Navigli di Milano”
Se non si cambia ci sarà il giro di vite del sindaco De Capitani
PESCATE – “Sono profondamente amareggiato di come buona parte degli utenti della ciclopista a lago, specialmente quelli che provengono da fuori paese si stanno comportando”. A Pescate fioccano le segnalazioni di persone e ciclisti che girano senza mascherina, nonostante l’obbligo imposto dall’ordinanza di pochi giorni fa, e da quella regionale.
“Gente anche adulta che gioca al pallone, padri di famiglia compresi, assembramenti sulle panchine e sulle staccionate – continua il sindaco -. Oppure chi la mascherina ce l’ha sul mento o sulla fronte e la posiziona solo quando vede in lontananza la pattuglia della polizia locale. Ci sono bagnanti distesi al parco La Punta a prendere il sole già in questi primi giorni di maggio. Senza la consapevolezza del pericolo, il virus non lo debelliamo più“.
Il sindaco ricorda ancora le regole della fase 2: “Gli spostamenti devono ancora essere motivati e autocertificati e non si possono ancora praticare attività ludiche o ricreative almeno fino al 18 maggio. Corriamo il rischio davvero che sulle sponde del lago, con l’approssimarsi della stagione estiva, sto maledetto virus trovi facile pane per i suoi denti.
Questo weekend sarà decisivo”.
Dante De Capitani è pronto a tutti i parchi a lago: “Se la polizia locale, che pattuglierà le sponde del lago per tutta la durata del servizio con ordine ‘tolleranza zero’ su assembramenti e mascherine, mi confermerà i comportamenti irrispettosi delle regole, sono pronto a chiudere tutti i parchi a lago già da lunedì prossimo, come già fatto con le aree gioco bimbi e i bagni chimici. Non permetterò che sulle sponde a lago ci siano assembramenti tipo quello ai navigli di Milano. Ho chiuso per tre volte gli svincoli del Terzo Ponte, figuriamoci se mi faccio problemi a chiudere tutte le sponde del lago per tutelare la salute dei miei cittadini”.
Se se non si acquisirà consapevolezza che siamo ancora in emergenza pandemica, il sindaco è pronto al giro di vite: “Stanno morendo ancora persone oltre alle 800 che sono già decedute nel lecchese: se le cose non cambiano da lunedì prossimo non solo non si potrà fare attività motoria a Pescate partendo da casa con l’automobile, ma non la si potrà fare in nessun caso”.