Discussa in Consiglio comunale ieri sera, mercoledì, la questione del buco di bilancio di Retesalute
L’amministrazione è per il salvataggio dell’azienda speciale, ma non ha ancora accantonato la quota di perdita: “Aspettiamo dati certi”
OLGIATE – “Optare, se possibile a livello legislativo, per il salvataggio dell’azienda speciale per preservare il bagaglio di esperienze rappresentato soprattutto dal personale”. E’ chiara la posizione espressa ieri sera, mercoledì, dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Battista Bernocco in merito al futuro di Retesalute, azienda speciale formata da 27 Comuni gravata da una pesante esposizione debitoria.
Il 29 luglio si terrà l’assemblea con i soci chiamati a prendere una decisione tra l’ipotesi di ripianare i debiti e quella di creare una nuova azienda speciale, sempre pubblica, mettendo in liquidazione il ramo gravato dai debiti. La questione è altamente complessa tanto che sia il Cda che alcuni Comuni hanno chiesto l’intervento di consulenti e segnalato il tutto alla Corte dei Conti chiedendo di mettere luci sui bilanci passati. Secondo quanto ricostruito dall’attuale Cda, infatti, le scritture contabili degli anni passati sono state chiuse artificiosamente in attivo, effettuando delle manipolazioni contabili per far quadrare i conti. Ne è emerso così un buco di quasi 4 milioni di euro con debiti nei confronti di Ambito, banche e fornitori.
“Ci sono state delle errate imputazioni delle partite di costo che a livello economico hanno permesso ai Comuni di ottenere servizi a costi inferiori rispetto al loro reale valore” ha ribadito il vice sindaco Maurizio Maggioni, numero due anche del Distretto, da sempre attento alle questioni sociali, intervenuto dopo il ringraziamento del sindaco a Simona Milani, ex direttrice di Retesalute per il lavoro svolto durante la sua attività. “Per anni abbiamo pagato i servizi meno del dovuto – ha chiosato Maggioni -. E’ doveroso, se possibile legalmente, optare per il salvataggio di questa azienda, tutelandone il vero patrimonio, ovvero il personale”.
In queste settimane si stanno tenendo degli incontri tecnici tra segretari comunali, il Cda, il revisore dei conti Stefano Maffi e il consulente Giuseppe Munafò per capire quale strada percorrere in futuro. Olgiate non ha, per ora, accantonato una somma per ripianare la perdita. Una scelta effettuata, non perché non si creda in Retesalute, ma perché si attendono i documenti ufficiali: “Nell’assemblea del 1° luglio abbiamo chiesto al Cda di presentarci il consuntivo 2019, il preventivo 2020 e il budget industriale. Vogliamo avere contezza dei numeri prima di stanziare le somme dovute”.
Una considerazione su cui il consigliere di minoranza Pierantonio Galbusera ha chiesto ulteriori delucidazioni, ritenendo che l’aver erogato in passato servizi a basso costo sia stato l’emblema degli errori compiuti. “Stanziare una cifra oggi vorrebbe dire rettificarla tra 10 giorni” ha replicato Maggioni, dando poi la parola alla segretaria comunale Anna Lucia Gaeta, che già in passato si era occupata, in un altro Comune da lei diretto, di una questione analoga.
“E’ corretto procedere a un accantonamento delle risorse solo nella misura in cui i dati siano certi. E finché non abbiamo in mano un bilancio non possiamo farlo. Per Olgiate si parla di 180mila euro, ma è un dato ipotetico anche perché bisognerà vedere come si chiuderà la partita. Ci sono Comuni che vogliono affrontare la situazione in maniera diversa. Nulla esclude, tra l’altro, che con un piano industriale ben elaborato si possa rispondere già a parte delle perdite registrate”. Gaeta ha anche aggiunto: “Voi amministratori avete una responsabilità politica forte ma anche noi segretari abbiamo una responsabilità tecnica non indifferente. Dobbiamo lavorare per tutelare i dipendenti e le relazioni che questa società ha costruito in questi anni. Anche la Corte dei Conti ha iniziato a muoversi in queste settimane chiedendo una serie di documenti”.