Tre interrogazioni al primo consiglio comunale, Bussola chiede più rispetto
La minoranza: “E’ un diritto previsto dal regolamento”
BALLABIO – Inizia subito con uno scontro tra maggioranza e opposizione il mandato del nuovo sindaco di Ballabio Giovanni Bruno Bussola. Dopo le dichiarazioni d’intenti, da ambo le parti, per cinque anni di collaborazione, il clima del primo consiglio comunale dell’amministrazione Bussola è cambiato rapidamente.
Dopo tutti gli adempimenti e le formalità di rito, il gruppo di minoranza di Ballabio Futura ha presentato tre interrogazioni, una delle quali scritta in dialetto. Una provocazione che ha fatto arrabbiare il nuovo sindaco: “D’ora in poi mi rivolgerò al voi con il termine ‘opposizione’ e non ‘minoranza’ perché nonostante tutte le belle parole e i bei propositi avete deciso di presentare nel primo consiglio comunale tre interrogazioni di cui una in dialetto”.
“Non mi sembra che ci sia tutta questa animosità da parte nostra, fa parte delle nostre possibilità presentare le interrogazioni – ha detto il consigliere Luca Goretti -. Perché c’è tutta questa animosità?”
“I presenti saranno liberi di valutare – ha risposto il sindaco – ma io reputo indecoroso e imbarazzante che nel primo consiglio comunale si assista a tre interrogazione. Soprattutto dopo che, proprio voi, avete parlato di mancanza di rispetto istituzionale. Il rispetto istituzionale lo si vede anche in queste cose, ognuno è libero di fare le proprie scelte e ognuno raccoglierà ciò che semina”.
La minoranza ha ribadito come il fatto di presentare interrogazioni sia un diritto previsto dal regolamento comunale, la maggioranza invece ha bollato questa decisione come inqualificabile. Nel rispetto del regolamento il sindaco ha dato lettura delle due interrogazioni presentate in italiano (la prima in merito a misure di sostegno alle attività comunali e la seconda relativa all’assunzione di operatori di Polizia Locale), mentre quella in dialetto si è rifiutato di leggerla: “Non perché abbia nulla contro il dialetto ma perché purtroppo non lo so leggere come si conviene e se volete la leggete voi”.
I toni si sono alzati ancor di più quando dalle carte della minoranza è spuntata una copia dell’interrogazione in italiano. Il sindaco, visibilmente irritato, ha manifestato la sensazione di essere stato preso in giro. L’interrogazione, tra il dissenso della minoranza, non è comunque stata letta poiché la versione in italiano non era stata portata agli atti, poi il sindaco ha strappato il foglio.
Dal pubblico una persona ha urlato “buffone” all’indirizzo del sindaco, contemporaneamente è partito un applauso a sostegno del nuovo primo cittadino. Bussola ha ribadito la richiesta di maggior rispetto: “E’ imbarazzante che nella prima seduta di consiglio comunale vengano presentate tre interrogazioni”.
La prima parte del consiglio
Il consiglio comunale era iniziato con la convalida degli eletti e il giuramento del sindaco: “Essere sindaco di Ballabio e una grande responsabilità verso i miei oltre 4000 cittadini – ha detto Bussola -. Siamo qui perché dobbiamo lavorare tanto e bene: il nostro motto è la politica intesa come servizio per il cittadino. Dobbiamo essere la dimostrazione che fare politica bene è possibile. Ieri c’era la campagna elettorale, oggi però bisogna rimboccarsi le maniche e questo deve essere il primo pensiero di tutto il consiglio comunale, maggioranza e minoranza. Ci sono tante sfide da affrontare e credo che tutti insieme saremo capaci di superarle”.
“Nelle ultime settimane abbiamo imparato che spesso è difficile contestare chi ritiene che i fatti contino più delle parole – ha detto Manuel Tropenscovino del gruppo di minoranza Ballabio Futura -. Non si può nemmeno dire che le parole non abbiano alcun ruolo all’interno del dibattito pubblico. Di parole ne abbiamo sentite e dette molte durante la campagna elettorale ma forse non è l’unico metro di giudizio che si può usare per valutare il lavoro di qualcuno. E’ sulla base dei fatti che vogliamo interpretare il ruolo che i cittadini ci hanno voluto dare e lo porteremo avanti con decisione. Quando ci sarà la possibilità di collaborare per il bene di Ballabio risponderemo presente, quando ci sarà la necessità di opporsi, vigilare e interrogare risponderemo in altrettanto modo. Senza dimenticare però cosa ha significato negli ultimi anni la mancanza di dialettica tra amministrazione e opposizione e a volte anche la mancanza di rispetto istituzionale. Saremo però curiosi di capire se ci saranno nuove modalità di confronto nel rispetto dei ruoli che noi siamo assolutamente aperti ad accogliere”.
“Rappresenteremo ogni cittadino ballabiese – ha detto il capogruppo di maggioranza Marco Pedrazzini -. Nuovo Slancio per Ballabio è una vera squadra soprattutto grazie al nostro sindaco che ha un’ottima capacità di mettersi in relazione con le persone. Crediamo con convinzione nel nostro programma e ci adopereremo per realizzarlo con scelte concrete, precise e realizzabili. La campagna elettorale è stata a tratti vivace e polemica ma, almeno per noi, appartiene al passato. Ho visto che Tropenscovino è ancora un po’ in campagna elettorale ma spero che questo spirito cessi al più presto in modo da poter collaborare. Spero che da questo momento in poi ci sia un clima sereno e di collaborazione che possa permettere di ottenere ottimi risultati nei prossimi 5 anni”.
Ufficializzata la giunta
- Giovanni Bruno Bussola, sindaco
- Paola Crotta, assessore al bilancio e vicesindaco
- Alessandra Consonni, assessore all’istruzione
- Luca Pirovano, assessore all’urbanistica, edilizia privata, lavori pubblici e ambiente
- Caterina Longhi, assessore esterno alle politiche sociali