La manifestazione di sabato mattina ha visto la presenza dei rappresentanti locali del partito e di diversi parlamentari
L’on. Butti: “Non bastano i ristori, serve un risarcimento danni”
BARZIO – “Chiediamo rispetto per la montagna”. Questo il messaggio lanciato da Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale sabato mattina davanti agli impianti da sci chiusi a Barzio nell’ambito dell’iniziativa ‘la montagna merita rispetto, non Speranza’, organizzata a livello regionale.
Un momento simbolico e di vicinanza agli operatori della montagna, “fortemente penalizzati dalle restrizioni del Governo Conte ed ora da quello Draghi che a sole 12 ore dalla riapertura degli impianti ha decretato il prolungamento della chiusura” hanno dichiarato i rappresentanti FdI presenti sul piazzale della funivia. Tra di loro c’erano il coordinatore Provinciale di Lecco Fabio Mastroberardino, il consigliere comunale lecchese Giacomo Zamperini, i rappresentanti GN e i parlamentari Alessio Butti, Carlo Fidanza, Paola Frassinetti, Lucrezia Mantovani e Marco Osnato.
“Siamo contenti di poter manifestare qui a Barzio, in Provincia di Lecco – ha dichiarato Mastroberardino – quanto avvenuto verso gli operatori della montagna è inaccettabile, vogliamo lanciare un messaggio ben preciso: che non succeda più, nei confronti di nessun settore”.
L’on. Alessio Butti, deputato comasco, ha aggiunto: “Non ci sono solo gli esercenti ma tutto un indotto da considerare, inoltre ricordo che a pochi chilometri di distanza da qui c’è la Svizzera, che invece ha tenuto gli impianti da sci aperti: quando ci si trova a prendere decisioni del genere su aree di confine sarebbe buona prassi confrontarsi anche con i paesi esteri, in questo caso la Svizzera, diretta nostra ‘vicina’, altrimenti il risultato è lasciare a bocca asciutta i nostri operatori e assistere alle code di italiani che vanno in Svizzera per poter sciare”. Butti ha quindi sottolineato il problema ristori: “Pochi e non ancora pervenuti, sicuramente non saranno sufficienti a tamponare l’ingente danno inflitto a questo settore, serve un risarcimento danni. Un problema che affligge altri settori, tra cui gli albergatori, con i quali proprio oggi pomeriggio avrò un incontro a Como”.
“In poche ore la decisione del Ministro Speranza, come sappiamo, ha vanificato l’impegno di giorni per riaprire in sicurezza attività chiuse da mesi e già pesantemente sacrificate. E’ inaccettabile – ha dichiarato in conclusione l’on. Frassinetti – chiediamo il risarcimento dei danni per gli operatori, chiediamo rispetto per la montagna, visto che di ‘Speranza’ ce n’è poca”.