Approvato il bilancio consolidato del gruppo Acsm Agam e il progetto di bilancio

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Risultati 2020 complessivamente in miglioramento per il gruppo Acsm-Agam

Proposto all’Assemblea dei Soci un dividendo lordo pari a  0,08 euro per azione

MONZA / LECCO – Il Consiglio di Amministrazione di Acsm-Agam S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo e il progetto di bilancio separato della Holding per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 e, contestualmente, la Dichiarazione consolidata di carattere non Finanziario 2020 ai sensi del D.Lgs. 254/2016.

Con riferimento all’emergenza sanitaria conseguente al COVID-19, tuttora in corso, il Gruppo Acsm Agam nel 2020 ha subito impatti complessivamente contenuti, dimostrando importante resilienza agli effetti della pandemia. Questo grazie alla diversificazione delle proprie attività, costituite in gran parte da servizi essenziali, al fatto che alcune di esse sono regolate e quindi potenzialmente non soggette a volatilità o quantomeno a volatilità molto contenuta e grazie, infine, alle varie azioni promosse dal Gruppo, già anticipate nelle relazioni infrannuali, finalizzate al contenimento delle ripercussioni dell’emergenza.

L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate dell’esercizio 2020 risulta pari a 387,5 milioni di Euro, in flessione rispetto al 2019 (415,9 milioni di Euro) principalmente a causa sia della contrazione dei volumi connessa alla climatica mite, in particolare nella prima parte dell’esercizio dove hanno avuto impatto anche gli effetti del lockdown, che della riduzione dei prezzi dell’energia.

I costi riferiti al personale, espressi al netto delle poste capitalizzate per investimenti pari a 9,5 milioni di Euro, risultano pari a 43,8 milioni di Euro, in flessione rispetto al 2019 (46,9 milioni di Euro, al netto di capitalizzazioni per 8,2 milioni di Euro). Oltre alla ripartenza delle capitalizzazioni nei mesi post lockdown ed estivi, la flessione del costo del lavoro complessivo è conseguente, principalmente, a riduzioni di organico, al momento solo parzialmente sostituito e con un miglioramento a livello di mix, a minori spese per spostamento di personale tra le sedi aziendali, allo smaltimento ferie pregresse e al ricorso alla Cassa Integrazione nei mesi di aprile e maggio per il personale operativo in seguito al blocco degli investimenti registrato nella prima parte dell’esercizio durante il lockdown.

Gli altri costi operativi del 2020 risultano pari a 268,2 milioni di Euro: si presentano anch’essi in sensibile riduzione rispetto al 2019 (302,7 milioni di Euro) principalmente per la flessione dei costi delle materie prime energetiche per le medesime motivazioni illustrate per i ricavi e nonostante il sostenimento dei costi necessari alla gestione dell’emergenza Covid (0,7 milioni di Euro) al fine di garantire la continuità delle attività in sicurezza.

La gestione operativa consolidata del 2020 evidenzia un Margine Operativo Lordo, prima delle partite non ricorrenti pari a 75,5 milioni di Euro, in sensibile incremento rispetto al 2019 (66,2 milioni di Euro). Gli impatti negativi sul margine connessi alla pandemia, allo scenario prezzi e alla climatica, sono stati più che compensati dalla ripresa, nel mese di marzo, dell’impianto di termovalorizzazione post revamping della seconda linea, e dagli effetti delle azioni di contenimento dei costi attuate dal Gruppo, per mitigare gli impatti degli effetti della pandemia.

A  partire dal 2020, il Gruppo espone i risultati delle proprie BU operative includendo l’allocazione dei costi per servizi corporate ad esse riferibili, rimodulando conseguentemente anche i risultati della Corporate. Per consentire una vista omogenea e confrontabile i dati del 2019 sono stati riesposti con la medesima logica.

Nell’esercizio 2020 si registrano poste non ricorrenti per 60 mila €uro, mentre il 2019 registrava partite non ricorrenti complessivamente positive per 5,3 milioni di Euro1.

Gli ammortamenti relativi a immobilizzazioni materiali e immateriali risultano complessivamente pari a 44,9 milioni di Euro in sensibile aumento rispetto il 2019 (39,0 milioni di Euro), in relazione ai maggiori investimenti ed all’aggiornamento della stima dei valori di realizzo di alcune concessioni distribuzione gas e idroelettrico. Nell’esercizio è stato effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti pari a 4,5 milioni di Euro in aumento rispetto al 2019 (4 milioni di Euro), in considerazione dell’incrementato profilo del rischio credito, anche in conseguenza della stima dei potenziali impatti della pandemia in corso. La voce accantonamenti a fondi rischi risulta pari a 1,5 milioni di Euro, in crescita rispetto al 2019 (0,5 milioni di Euro), principalmente riferita ad accantonamenti sulla Vendita per tematiche In-Out e cosiddetto settlement gas , oltre che ad alcuni contenziosi in essere e/o potenziali.

Il Margine Operativo Netto si attesta a 24,7 milioni di Euro, in flessione rispetto ai 28,0 milioni di Euro del 2019 causa i citati maggiori ammortamenti e accantonamenti.

La gestione finanziaria ordinaria del 2020 ammonta a -0,4 milioni di Euro, in linea rispetto al 2019 (-0,4 milioni di Euro). La gestione finanziaria complessiva del 2019 beneficiava, inoltre, del provento non ricorrente di 0,6 milioni di Euro riferito alla plusvalenza realizzata sulla cessione di una partecipazione, parzialmente assorbita dalla rettifica negativa derivante dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto di due società partecipate, risultando pertanto complessivamente negativa e pari a 32 migliaia di Euro.

Il Risultato Ante Imposte, per quanto sopra evidenziato, risulta pari a 24,4 milioni di Euro (28,0 milioni di Euro nel 2019).

Gli oneri per imposte nel 2020 risultano pari a 6,1 milioni di Euro (9,2 nel corrispondente periodo del 2019). L’incidenza del carico fiscale effettivo risulta pari al 24,9%, in significativa riduzione rispetto al 2019 (tax rate pari al 32,9%). Tale flessione è riconducibile alle misure di mitigazione dell’imposizione fiscale (a livello di Irap) nel contesto dei provvedimenti a sostegno dell’economia connessi all’attuale emergenza COVID-19 (circa 5%), oltre che a adeguamenti di aliquota riferiti alle imposte differite passive.

Il Risultato Netto del Gruppo del 2020, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta quindi positivo e pari a 17,9 milioni di Euro, in lieve flessione rispetto al 2019 (18,6 milioni di Euro).

Il capitale immobilizzato al 31 dicembre 2020 ammonta a 573,4 milioni di Euro, in aumento rispetto al 2019, principalmente per effetto degli investimenti materiali e immateriali realizzati nel periodo che, al lordo delle quote di ammortamento, ammontano a circa 73,2 milioni di Euro, commentati nel seguito.

Il capitale circolante netto è pari a 64,4 milioni di Euro, in lieve riduzione rispetto al saldo del 31 dicembre 2019 principalmente per effetto della maggior riduzione dei saldo crediti/altri crediti rispetto al saldo netto dei debiti, grazie agli aumentati investimenti.

Il Patrimonio Netto risulta pari a 489,7 milioni di Euro, in incremento rispetto a fine dicembre 2019 (487,4 milioni di Euro) per effetto del positivo risultato dell’esercizio che ha più che compensato il cash out per i dividendi erogati a fine giugno.

Al 31 dicembre 2020 l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 148,1 milioni di Euro in incremento rispetto al 31 dicembre 2019, in conseguenza principalmente dell’incremento del capitale immobilizzato per effetto dei maggiori investimenti. In correlato incremento anche il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto (leverage) che al 31 dicembre 2020, risulta pari a 0,30 (0,25 al 31 dicembre 2019). Il saldo relativo all’indebitamento finanziario netto include, per 6,4 milioni di Euro, i debiti finanziari relativi all’applicazione dello IAS 16 per contratti di noleggio operativo a lungo termine e locazione immobiliare.

Con particolare riferimento all’indebitamento a medio-lungo termine, si segnala che, ad inizio 2020 è stata erogata la prima tranche da 50 milioni di Euro del finanziamento “Acsm-Agam Energy Efficiency and Climate Action” sottoscritto con BEI a fine 2019. Nel corso del mese di febbraio 2021 è stata erogata una seconda tranche pari a 25 milioni di Euro del medesimo finanziamento.

Riguardo gli investimenti, un’attenta ripianificazione delle attività ha consentito di recuperare il rallentamento registrato nella prima parte dell’esercizio, conseguente al Lockdown, realizzando nel 2020 investimenti complessivi, al lordo delle dismissioni, pari a  73,2 milioni di Euro superiori rispetto sia il 2019 (60,9 milioni di Euro) che alle previsioni.

Gli investimenti hanno riguardato attività di sviluppo, modernizzazione e potenziamento reti e impianti, interventi di efficientamento energetico, della illuminazione pubblica e della mobilità elettrica e relativi servizi smart per i cittadini, a beneficio dei territori di riferimento per il Gruppo. Di seguito il dettaglio per Business Unit:

  • BU Reti: complessivi 33,4 milioni di Euro (26,7 milioni di Euro nel 2019), di cui 19,6 milioni di Euro per le reti gas, per 11,7 milioni di Euro per le attività di potenziamento delle reti idriche, 2,0 milioni di Euro per interventi sulle reti distribuzione elettrica;
  • BU Energia e Tecnologie Smart: complessivi 16,8 milioni di Euro (9,3 milioni di Euro nel 2019), di cui 7,4 milioni per di Euro le attività di teleriscaldamento, 1,7 milioni di Euro le attività di gestione calore, per 4,1 milioni di Euro riferiti a illuminazione pubblica, 1,8 milioni di Euro per mobilità elettrica ed efficienza energetica, 1,6 milioni di Euro per metanauto e parcheggi e 0,3 milioni di Euro riferiti all’idroelettrico;
  • BU Ambiente: complessivi 6,9 milioni di Euro (9,0 milioni di Euro nel 2019), riferiti per 4,7 milioni di Euro per interventi riferiti al termovalorizzazione e per 2,2 milioni di Euro per la raccolta;
  • BU Vendita: investimenti per 2,3 milioni di Euro relativi all’acquisizione di nuovi clienti (1,1 milioni di Euro nel 2019);
  • Corporate: realizzati investimenti per 13,9 milioni di Euro, principalmente per lo sviluppo sistemi informativi per 9,5 milioni di Euro (in particolare, si segnala lo sviluppo del progetto per il nuovo ERP SAP S/4HANA, con go live il 1° gennaio 2021), oltre che acquisto di una sede aziendale.