Il sindaco Gattinoni sull’autorizzazione dell’ampliamento della cava del Magnodeno
“Non basta schioccare le dita per chiudere le cave. Ci saranno immediati indirizzi politici per il futuro dell’area”
MAGNODENO – A qualche giorno dall’autorizzazione concessa dalla Conferenza dei Servizi, si torna a parlare della cava del Magnodeno e del suo ampliamento. Un ‘via libera’ decisamente mal digerito dalla base ecologista del centrosinistra e il sindaco Mauro Gattinoni, in apertura del consiglio comunale di lunedì, è voluto tornare sull’argomento.
“Purtroppo la comunicazione ampia e ripetuta ha generato delle approssimazioni grossolane e attribuzioni improprie di poteri in campo al Comune o allo stesso sindaco, quasi bastasse uno schioccare di dita per aprire o chiudere le cave – ha detto il primo cittadino – Sappiamo invece che c’è una gerarchia istituzionale, l’autorizzazione è ventennale e risale al 2014 rilasciata dalla Regione, si esaurirà nel 2024”.
Il Comune, ha ricordato Gattinoni, è stato chiamato ad esprimere in sede di conferenza un parere di impatto ambientale “limitato a tre ambiti specifici: il governo della viabilità locale, la salvaguardia del reticolo idrico e il ripristino ambientale. E’ stato chiesto un parere tecnico e per ben tre volte il Comune ha chiesto approfondimenti, espresso pareri sospensivi e integrazioni. A distanza di un anno dalla richiesta di Unicalce, la Provincia ha decretato l’autorizzazione a procedere”.
“Chiusa la parte tecnica, la politica entra in gioco oggi – ha aggiunto il sindaco – ci saranno chiari ed immediati indirizzi politici dalla Giunta circa la qualità della convenzione da sottoscrivere con Unicalce e circa le destinazioni urbanistiche future in merito all’uso pubblico di quegli spazi”.