Gabbie trappola detenute illegalmente e dentro un gatto catturato
E’ quanto trovato dalle guardie venatorie della LAC a Colle Brianza
COLLE BRIANZA – Nei giorni scorsi le guardie venatorie volontarie della Lac Sezione provinciale di Lecco, durante l’attività di vigilanza caccia hanno portato a termine un importante intervento contro l’attività di bracconaggio a Colle Brianza, località Scerizza, appena fuori dal vecchio nucleo di case, in un’area dove era presente un capanno numerato, da appostamento fisso di caccia, con attigue strutture per cani, galline, conigli e altri animali da cortile.
“Nelle vicinanze del pollaio – spiega la LAC in una nota – è stata rinvenuta una gabbia trappola a scatto con all’interno un pezzo di salame usato come esca, ed un gatto catturato. Il gatto si presentava terrorizzato, ed aveva la parte terminale della coda con del sangue rappreso. Tale attività di utilizzo di gabbie trappola allo scopo di cattura di animali – selvatici e non – è un reato penale e la sola detenzione comporta una sanzione amministrativa”.
Dopo aver subito effettuato un breve video di quanto riscontrato, una delle due guardie si è recata verso l’abitato per telefonare ai Carabinieri e richiedere il loro supporto in quanto nella zona ove si trovavano non si riusciva a telefonare a causa della mancanza del segnale .
La seconda guardia è invece restata sul posto nelle vicinanze della gabbia contenente il gatto intrappolato e poco dopo, spiegano dalla LAC, “ha visto sopraggiungere dalla mulattiera che scende dal centro abitato di Scerizza, un’auto che è quindi giunta nello spiazzo antistante e dalla quale è sceso un uomo (risultato poi residente a Scerizza, cacciatore con opzione lepre e conduttore del fondo) il quale è stato subito informato dalla guardia, non appena sceso dall’auto, che era stato richiesto l’intervento dei Carabinieri per la gabbia trappola contenente il gatto catturato”.
“Nonostante la guardia lo avesse invitato più di una volta a non aprire la gabbia – raccontano dall’associazione – l’uomo, noncurante dell’invito, sostenendo di averla messa la sera precedente, raggiungeva la gabbia e sollevava lo sportello di chiusura facendo fuggire il gatto cercando così di evitare che i Carabinieri lo trovassero catturato, così da far sparire la prova della cattura del gatto. La guardia ha effettuato un video mentre si svolgeva tale situazione”.
“Sopraggiunti i Carabinieri, nella loro azione di controllo e verifica – aggiunge la LAC nella nota – hanno rinvenuto e sequestrato sul posto, un fucile ad aria compressa, svariate cartucce calibro 12, alcune cartucce calibro 8, una cartuccia a palla unica Brenneke (con lunga gittata e impatto devastante) per le quali occorre denuncia di possesso ed è prevista la detenzione in luogo idoneo. Detenere questo tipo di cartuccia ove è stata trovata, costituisce anch’esso un reato penale” ricordano dalla Lac.
Sempre in loco “I Carabinieri hanno rinvenuto riposte in un garage in metallo, due reti per uccellagione in ottime condizioni (reti che vengono usate per la cattura illegale di uccelli). La detenzione di tali reti – ricordano ancora dall’associazione prevede una sanzione amministrativa mentre l’utilizzo configura un reato penale”).
L’uomo è quindi stato denunciato penalmente. “Sul posto – dicono ancora dalla LAC – sono anche state trovate altre due gabbie a scatto. Una in ferro a doppia entrata, e un’altra in legno, costruita artigianalmente allo scopo di catturare volpi. Chi notasse reti o gabbie trappola può contattarci anche in forma anonima ai seguenti numeri di telefono: 338/5230037-3358132220”