L’opera raffigura un’inconsueta Allegoria eucaristica e rimarrà disponibile ai visitatori per tre anni
Numerosi gli ospiti intervenuti durante l’evento, che si sono mobilitati per offrire alla comunità lecchese e ai turisti provenienti dall’Italia e dal mondo questo dipinto esclusivo
VARENNA – Gremito dal pubblico l’evento organizzato mercoledì a Villa Monastero di Varenna da Provincia di Lecco e da Fondazione comunitaria del Lecchese per il deposito temporaneo di un’importante tavola dipinta.
L’opera, di proprietà della Chiesa di Nava e della Parrocchia di Colle Brianza, rappresenta un’inconsueta Allegoria eucaristica risalente circa alla metà degli anni Sessanta del Cinquecento e ascrivibile all’ambito cretese veneto. Grazie al sostengo della Fondazione è stato possibile restaurarla e renderla disponibile alla comunità e ai numerosi visitatori che frequentano la Villa per i prossimi tre anni.
Ad aprire la mattinata la Presidente di Fondazione Comunitaria del Lecchese, Maria Grazia Nasazzi: “La nostra Fondazione è da sempre attenta alle opere da scoprire e salvare, ed è per questo che ha preso a cuore la lunga e complessa storia della tavola di Nava, decidendo di prendersene cura. In un momento fragile e difficile come quello che stiamo vivendo c’è bisogno di bellezza: l’arte e la cultura creano appartenenza, la alimentano, e attraverso di esse è possibile sviluppare alleanze preziose”. La Presidente ha proseguito mostrando la sua gratitudine verso la Parrocchia di Nava, che ha deciso di mettere a disposizione della comunità lo straordinario dipinto: “Adesso che la tavola è qui potrà essere ammirata dai visitatori della Villa, e ritornerà alla sua comunità ancora più piena di bellezza”.
A fare gli onori di casa per la Provincia di Lecco la Consigliera delegata a Turismo, Cultura e Villa Monastero Fiorenza Albani, che si è premurata di ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, incrementando così il valore di Villa Monastero. “Lo scorso anno la Villa ha ottenuto il riconoscimento di museo, venendo inserita nel Sistema museale nazionale. Inoltre, fa parte del Sistema museale della Provincia di Lecco rivolto alla valorizzazione dell’intero patrimonio culturale del territorio provinciale, insieme a 33 musei e raccolte museali, ai quali si stanno aggiungendo quest’anno ben altri 12 beni di interesse storico- artistico e culturale”, spiega Albani.
Si è accodata poi alle dichiarazioni della Consigliera Ilaria Bruno, della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, che ha diretto il restauro curato da Sonia Bozzini e ha seguito la collocazione del dipinto nella sala Fermi della Villa.
A contestualizzare l’inserimento dell’opera ci ha pensato invece Anna Ranzi, Conservatore del museo, descrivendo brevemente l’aspetto di questa stanza che costituisce l’ex chiesa del Monastero di Santa Maria dalla cui trasformazione deriva Villa Monastero.
Ha suscitato grande interesse del pubblico l’intervento di Andrea Spiriti, professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi dell’Insubria e Direttore del Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea. Tema trattato da Spiriti l’iconografia rara e complessa del dipinto, i cui atti di studio verranno presentati a settembre in occasione delle Giornate europee del patrimonio.
A chiudere la manifestazione la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann: “Da pochi giorni è iniziata la nuova stagione in cui la Provincia di Lecco aprirà le porte di Villa Monastero offrendo molteplici occasioni per soddisfare gli svariati interessi dei visitatori – racconta Hofmann -. Stiamo lavorando per far conoscere ancora di più ai cittadini della nostra provincia e ai turisti provenienti dall’Italia e dal mondo le innumerevoli bellezze di questa storica dimora lariana e del suo rigoglioso giardino botanico, dopo due anni di difficoltà dovute alla pandemia che ha provocato una forte limitazione dei flussi turistici. Sull’onda di questo progressivo ritorno alla normalità abbiamo appena candidato un innovativo progetto sull’avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione dei parchi e giardini storici nell’ambito del Pnrr, che prevede la riqualificazione delle aree verdi per elevare gli standard di gestione, manutenzione, sicurezza, accoglienza e per assicurare la migliore conservazione nel tempo per una nuova fruizione culturale e turistica”.