Dall’alba di oggi, 15 aprile, l’operazione dei Carabinieri in mezza Lombardia. Un arresto a Casatenovo
Coinvolta una banda di 9 romeni che, in soli tre mesi, avrebbe messo a segno 11 furti rubando merce per 1 milione di euro
LECCO – Dalle prime ore dell’alba di oggi, venerdรฌ 15 aprile, nelle province di Monza Brianza, Milano, Lecco, Bergamo e Piacenza, i Carabinieri del Comando Provinciale di Monza Brianza, coadiuvati dai Comandi territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a unโordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Monza su richiesta della Procura, nei confronti di nove cittadini romeni accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di piรน delitti contro il patrimonio, in particolare furti di ingenti quantitativi di capi di abbigliamento e accessori di marchi prestigiosi.
Uno degli arrestati risiedeva in provincia di Lecco, a Casatenovo, si tratta di un giovane di origine rumena (classe 1993). I Carabinieri di Monza nelle operazioni sono stati supportati dai colleghi di Merate. Il soggetto รจ stato poi individuato a Milano, dove si trovava ospite di un conoscente, ed รจ stato trasferito in carcere.
Le indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto Manuela Massenz della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, hanno avuto inizio nel novembre 2021 a seguito di un grosso furto per un valore stimato di 352.332 euro e ulteriori danni strutturali per 20.000 โฌ ai danni della ditta MA.BI di San Daniele del Friuli (UD), societร che cura la fase di โcontrollo qualitร โ delle produzioni per conto di noti marchi della moda.
Dalle verifiche effettuate, analizzando le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza, รจ stato possibile rilevare come i malviventi avessero raggiunto la sede della societร con veicoli rubati nel corso delle ore precedenti nei comuni di San Daniele del Friuli (UD), Dignano (UD), Sesto al Reghena (PN) e San Vito al Tagliamento (PN).
Lโindagine, avviata dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Monza Brianza nel novembre 2021 e supportata anche da attivitร tecniche e ambientali, ha consentito di documentare come lโorganizzazione criminale avesse base operativa nella provincia di Monza Brianza.
I malviventi, nei diversi furti, per garantirsi la via di fuga, erano soliti bloccare le principali vie di accesso ai magazzini e caveaux che avrebbero svaligiato posizionando veicoli rubati e incendiando pneumatici in mezzo alle principali arterie stradali ostacolando di fatto lโaccesso da parte delle forze dellโordine. I furti venivano commessi con l’utilizzo di auto rubate utilizzate come โarieteโ per forzare i cancelli di ingresso, allโinterno dei quali era custodita la merce di valore, spesso di marche famose e di lusso.
I criminali, nei vari colpi, hanno rubato 75 autovetture e mezzi nelle Province di Milano, Bologna, Firenze, Pisa, Udine, Pordenone ed Arezzo. Lโorganizzazione criminale era composta complessivamente da 9 membri che agivano sotto il coordinamento di un capo. La merce rubata, in attesa di essere venduta, venisse custodita dal proprietario di unโautofficina di Paterno Dugnano (MI) che aveva percepito dai criminali la somma di 2.000 euro per tenere la merce. I criminali pianificavano inoltre nel dettaglio ogni attivitร , attribuendo un compito ben preciso ad ogni membro della banda.
Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare la responsabilitร del sodalizio criminale rispetto a 11 assalti presso altrettanti depositi di marchi โgriffatiโ (tra tentati e consumati) con un profitto di circa 1 milione di euro, commessi nellโarco di soli 3 mesi in tutto il Nord Italia. Nella giornata di ieri, 14 aprile, รจ stato inoltre denunciatoย in stato di libertร per ricettazione colui che veniva pagato per la custodia della merce rubata. Nella circostanza i militari hanno ritrovato e riconsegnato al legittimo proprietario 345 borse in pelle nuove, rubate nella notte del 13 aprile presso in una pelletteria di Reggello (FI).