Alessandra Consonni ribatte al sindaco sul caso dell’ampliamento dell’azienda Combi
“Il progetto presentato nel 2017 nulla aveva a che fare col Barech”
BALLABIO – “Per consentire l’ampliamento della Combi Arialdo, non esiste solo la soluzione di costruire una fabbrica sul pascolo del Barech. Un’altra possibilità ‘non invasiva’ mi è stata sottoposta 5 anni fa proprio dall’azienda: e sempre con la stessa motivazione, quella di scongiurare una delocalizzazione di cui, tuttavia, non avevo altri riscontri”.
Lo dice Alessandra Consonni, ex sindaco e oggi assessore di Ballabio, all’indomani della conferenza indetta dal sindaco Giovanni Bussola sul caso relativo all’azienda ballabiese (vedi articolo).
“Bussola ha lasciato intendere – commenta Consonni – che la mia attuale prudenza sulla industrializzazione del pascolo sia incoerente rispetto alla disponibilità del 2017: invece è proprio il contrario, perchè allora si parlò di un progetto che, poggiando sostanzialmente sul perimetro della stessa azienda e qualche pertinenza, nulla aveva a che fare col Barech pur consentendo un ampliamento di volumetrie utile a scongiurare una paventata delocalizzazione. Dunque, ringrazio Bussola per aver richiamato quella circostanza che dimostra come sia possibile conciliare le esigenze di chi vuole sostenere il lavoro senza che ciò vada a scapito dell’ambiente e dell’equità di trattamento verso tutti gli imprenditori”.
“L’ipotesi proposta – afferma l’assessore – mi trovò sostanzialmente favorevole a considerarla nell’ambito di una revisione più generale del PGT di Ballabio, che giudicavo necessaria. Essendo date per imminenti nuove disposizioni regionali in materia, che vennero approvate dalla Regione solo nel 2019, la questione segnò il passo. Ma adesso – conclude – si potrebbe lavorare intorno a quella prima ipotesi, senza ricadute sull’ambiente, sul valore degli immobili dei cittadini, nel rispetto dell’equità di trattamento verso tutti gli imprenditori”.