Il sostegno del Consiglio regionale e di Regione Lombardia alla candidatura del complesso di “San Pietro al Monte” che si trova nel Comune di Civate (LC), al World Heritage List (Unesco), impegno contenuto in una mozione approvata all’unanimità dall’Aula lo scorso 12 giugno su iniziativa di diversi gruppi consiliari (primo firmatario Carlo Spreafico, PD), prosegue a ritmo sostenuto il suo iter.
Nella sede dell’Assessorato regionale alla Cultura, alla presenza degli assessori Valentina Aprea e Giulio de Capitani e del Consigliere Segretario Carlo Spreafico, si è tenuta una riunione con i promotori locali della candidatura durante la quale si è stabilito che il prossimo 11 luglio si terrà l’incontro tecnico conclusivo per la presentazione ufficiale di San Pietro al Monte a patrimonio dell’Unesco.
“Stiamo proseguendo positivamente e rapidamente sulla strada indicata unanimemente dal Consiglio regionale – ha detto il Consigliere Segretario Carlo Spreafico – La conclusione delle procedure per la presentazione della candidatura di questo esempio di architettura romanica del IX-X sec d.C., a mio parere fra i meglio conservati in Europa, dovrà realizzarsi nel più breve tempo possibile. La seconda fase del nostro impegno – ha proseguito Spreafico – riguarda l’istituzione del Comitato di sostegno alla candidatura che dovrà vedere il Comune di Civate protagonista e coordinatore di tutte quelle iniziative idonee a sviluppare la conoscenza del luogo in tutte le sedi opportune e definire i passi necessari per inserire San Pietro al Monte nella lista d’attesa del Governo italiano. Un passo – aggiunge Spreafico – fondamentale per richiedere che Civate venga proposta ai primi posti della lista, vista l’agguerrita concorrenza”.
“Strategica perciò – ha concluso il Consigliere Segretario Carlo Spreafico – la capacità del territorio e della Regione di fare sistema, in modo da valorizzare anche il rapporto con l’Antenna europea del romanico che registra siti di rilevante importanza in Austria, Germania, Spagna, Francia e Portogallo. E’ quindi necessario – conclude Spreafico – chiedere sulla candidatura di San Pietro al Monte di Civate il sostegno della stessa Unione europea”.