Mauro Gattinoni raccoglie l’appello lanciato ieri dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecco
“La condizione dei nostri infermieri รจ al limite. ร necessario, urgente, ridisegnare la sanitร ”
LECCO – โVi chiedo di ascoltare i professionisti sanitari dopo anni di fatica e senso di abbandono, perchรฉ dopo la pandemia a molti proclami non sono seguiti riconoscimenti concreti. Serve un cambio di rotta deciso, altrimenti la carenza attuale di professionisti infermieri rischia di trasformarsi in totale assenza.โ
Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha fatto suo lโappello di Fabio Fedeli, presidente dell’Opi Lecco (Ordine delle Professioni Infermieristiche), che in una lettera accorata si รจ rivolto a nome di tutti gli infermieri ai candidati del territorio alle prossime elezioni politiche del 25 settembre.
“La condizione dei nostri infermieri รจ al limite: stress, aggressioni e fenomeni di violenza, mancanza di possibilitร di progressioni di carriera, abbandono professionale o decisione di lasciare lโItalia per trovare migliori condizioni di lavoro allโestero – ha detto il sindaco -. Lโeliminazione del numero chiuso o lโaumento dei posti allโuniversitร non sarร sufficiente a risolvere questa situazione. ร necessario, urgente, ridisegnare la sanitร : come Sindaci di centrosinistra lโabbiamo detto durante i mesi piรน bui della pandemia e pubblicamente in occasione della discussione sulla Riforma della Sanitร di Regione Lombardia. La carenza della medicina territoriale, le lunghe liste di attesa e le complicazioni nelle prenotazioni di visite o interventi, la difficoltร di accesso (e di permanenza) alle professioni sanitarie devono trovare risposte rapide e concrete”.
“Risposte che invoglino i giovani a scegliere queste professioni e a non abbandonarle, che portino al giusto rapporto infermiere-assistito, che adeguino il numero dei professionisti sanitari riconoscendone e valorizzandone le competenze – ha concluso -. Un ruolo, il loro, che sarร ancor piรน prezioso con la nascita delle โCase di Comunitร โ, luoghi dโintegrazione del sanitario e del sociale che dovranno affiancare lโimprescindibile presenza dei medici di base nei quartieri e nei rioni, in una rete di sanitร di prossimitร capace di rispondere ai bisogni sempre maggiori degli anziani, dei fragili, delle persone con disabilitร o condizioni di cronicitร . Una rete che affianchi le famiglie e non lasci nessuno solo. Ascoltiamo i nostri infermieri: per una sanitร a misura delle esigenze del cittadino, per la dignitร del lavoro preziosissimo che svolgono ogni giorno”.