Storica la decisione presa dal corpo nazionale lecchese
“Scelta dolorosa e sofferta, ma il personale è stanco di ricevere promesse e non vedere conclusi i lavori per la nuova sede”
LECCO – Non ci sarà nessuna celebrazione pubblica per onorare, come da tradizione, Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco. A comunicarlo il sindacato autonomo del corpo nazionale di Lecco che, su volere del suo stesso personale operativo presente nella sede centrale di Piazza Bione, non intende presentarsi in piazza oggi, domenica 4 dicembre, giorno in cui erano fissati i festeggiamenti, per mostrare dissenso nei confronti della mancata conclusione dei lavori per la nuova sede. Si tratta di una decisione storica, mai presa finora in tutta la storia del corpo lecchese.
“Questa scelta – dichiarano dal sindacato – molto dolorosa e sofferta, è il risultato della mancata considerazione nei confronti del personale della sede Centrale di Lecco, unica realtà Professionista del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco in provincia, dimostrata negli anni da tutti gli organi Istituzionali e politici locali, oltre che dai vertici del Corpo Nazionale stesso. Il personale è oramai stanco di ricevere promesse ad ogni evento pubblico che ci vede partecipi e pretende solo interventi fattivi atti ad avviare e concludere al più presto i lavori per la nuova Sede, lavori finanziati da anni che solo per problematiche organizzative non vedono luce. A queste si sono sommate negli ultimi mesi, sembra, problematiche legate all’innalzamento dei costi delle materie prime per poche migliaia di euro”.
Non manca nelle affermazioni un riferimento alla cittadinanza, per la quale i membri dei Vigili del Fuoco rimangono sempre a disposizione e con cui si è instaurato un rapporto di affetto reciproco, reso noto anche in occasione della IV edizione della Settimana Nazionale di Protezione Civile di cui il Corpo Nazionale VVF è componente fondamentale. Il corpo nazionale non mancherà di rendere ugualmente omaggio alla propria protettrice, ma lo farà in forma privata nella propria sede, portando con sé tutta l’amarezza di non poterlo fare in compagnia dei lecchesi.