MILANO – Nel pomeriggio di mercoledì scorso Carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una coppia di rapinatori rispettivamente di 51 e 60 anni già detenuti al carcere di Bergamo, perché ritenuti autori di due rapine commesse ai danni degli uffici postali di Garbagnate Milanese e Gorgonzola, aggravate dal fatto di essere state compiute in concorso, travisati e con l’utilizzo di una pistola.
Per il 60enne inoltre un’ulteriore aggravante di aver commesso il fatto in regime di semilibertà a cui era stato ammesso in misura alternativa alla detenzione.
“I soggetti, in entrambe le rapine, miravano a quanto contenuto nelle casseforti di sicurezza, consapevoli del fatto che nelle stesse fossero contenute ingenti quantità di denaro contante essendo quei giorni dediti ai pagamenti delle pensioni – spiegano i carabinieri in una nota – Il tentativo di accedere al locale casseforti mediante minacce e violenze consistite nel puntare una pistola in volto alle dipendenti veniva vanificato dalla temporizzazione delle citate casseforti, tale per cui i soggetti si accontentavano, in entrambi i casi, di un esiguo bottino consistente rispettivamente in 294 e 655 euro contenute negli sportelli”.
Ad incastrare il primo soggetto 51enne l’analisi dei varchi stradali che ha permesso di appurare, attraverso un incrocio di banche dati, la macchina utilizzata dai due rapinatori intestata alla madre defunta di un cognato. Tale veicolo verrà nuovamente utilizzato anche per la seconda rapina.
Ad incastrare il secondo soggetto il particolare di una parte del suo tatuaggio dorsale carpita da una telecamera che ha cristallizzato la sua partecipazione come concorrente negli eventi delittuosi. A confermare la complicità tra i due è stato l’arresto in flagranza avvenuto per una rapina aggravata presso un istituto di credito di Villongo e le successive individuazioni fotografiche.