MILANO – Il taglio dei posti lecco negli ospedali di Lombardia, previsto dalla spending review del governo Monti, ha suscitato non poche proteste. L’assessore Regionale Luciana Ruffinelli è intervenuta in merito al problema, sottolineando che l’azione del governo andrà a danneggiare soprattutto, come sempre, i cittadini.
“Parto da una constatazione che ho fatto qualche mese fa, in qualità di Presidente della Commissione Istruzione di Regione Lombardia, in cui avevo denunciato che gli studenti ammessi alle facoltà di Medicina delle Università lombarde erano eccessivamente pochi rispetto al fabbisogno futuro di medici in Lombardia: le previsioni stimano infatti in 7600 il fabbisogno insoddisfatto di medici, nel 2015. La novità di questi giorni è che, oltre ai medici, bisognerà rinunciare anche a 4000 posti letto” l’assessore si dichiara contraria a questa azione voluta dal governo, in primo luogo perchè andrà a colpire pesantemente l’efficienza del sistema sanitario lombardo, stimato e invidiato dal resto del Paese, compromettendo pesantemente la qualità dell’assistenza, anche al di fuori del territorio.
“Sono numerosi, infatti, anche i cittadini delle altre regioni che scelgono di farsi curare in Lombardia e le liste di attesa per esami medici e specialistici, in molti casi, sono già lunghe. Questi tagli continui non otterranno altro risultato se non un continuo e irreversibile peggioramento della situazione; il Governo deve fermare questo sistema gravoso, che colpisce e danneggia, come sempre, i cittadini, poichè, come è noto, i Ministri, in caso di necessità, hanno il posto garantito in ospedale.”
L’assessore evidenzia gli sforzi che la Giunta regionale sta facendo e farà per continuare a garantire il diritto alla cura e all’assistenza nella nostra Regione, “ma non posso negare il fatto che il patto di stabilità e i tagli alle restituzioni delle tasse lombarde, che pesano ogni giorno di più sul bilancio regionale, non ci permetteranno ancora a lungo di mettere le pezze ai buchi aperti dal sistema centrale.”