Rovelli e altri aiutarono ebrei e prigionieri di guerra a fuggire in Svizzera
Un centinaio le persone salvate dopo l’armistizio nel 1943, se ne parlerà questo sabato in sala civica a Bellano
BELLANO – Una rete clandestina creata per far raggiungere a chi la percorre un’unica via: quella della salvezza. Siamo a Bellano, nel 1943, dopo la firma dell’armistizio con gli anglo-americani e l’inizio dell’occupazione tedesca. Nello sfacelo di quei giorni, molti ebrei ed ex prigionieri di guerra cercano di riparare in Svizzera. Senza la rete d’aiuto organizzata da don Francesco Rovelli, per molti sarebbe stato impossibile arrivarci. Grazie a lui e ad altri coraggiosi, uomini e donne, Bellano, Dervio e Dorio diventano importanti luoghi di passaggio capaci di portare in salvo un centinaio di persone.
Si parlerà de ‘I viaggi della salvezza’ sabato 11 marzo alle ore 17.00, nella Sala Civica di Bellano. Interverranno Antonio Rusconi, sindaco di Bellano; Stefano Cassinelli, sindaco di Dervio; Don Emilio Sorte, parroco di Bellano; Angelo de Battista, gruppo scuola Anpi Lecco. Coordinerà l’evento Roberto Citterio, presidente Anpi sez. Lario orientale. Promotori dell’iniziativa Comuni di Bellano e Dervio, Parrocchia di Bellano, ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Provincia di Lecco e Sezione Lario Orientale, Archivio Storico della Memoria Locale di Mandello del Lario e MUU Museo del Latte e della Storia della Muggiasca.