Classe 1988 e originario di Gittana, ha vinto quattro medaglie ai mondiali di ornitologia
Proprietario dell’allevamento ‘Valle Masna’, si dedica ai volatili per passione. Nella vita è programmatore informatico
PERLEDO – Ornitologia, una passione divenuta hobby che è riuscita a trasportare Luca Maglia, cittadino di Perledo, ai vertici mondiali. Quatto medaglie (un oro, due argenti e un bronzo) agli ultimi campionati iridati di ornitologia, giunti alla 70° edizione, disputati a Napoli nella categoria ‘Diamante codalunga’, volatile originario dell’Australia, sbaragliando la concorrenza di oltre 2 mila allevatori provenienti da ogni parte del globo. “A voler essere precisi tre medaglie le ho vinte nella categoria ‘Diamante codalunga’ mutazione topazio, mentre un secondo posto l’ho conquistato per la mutazione ancestrale”, sottolinea Maglia.
Dalle sue parole trasudano subito competenza e amore per questo campo, a cui ha scelto di dedicare ritagli di vita tra un codice di programmazione e l’altro. Di professione infatti Luca, classe 1988 e originario di Gittana, fa il programmatore informatico. “Quello dell’ornitologia è un hobby – racconta Maglia – a cui dedico una o due ore prima di andare al lavoro o dopo essere rientrato a casa. Stando tanto davanti al computer, mi rilassa avere un appuntamento fisso a guardare nidi e cambiare mangimi. Non guadagno praticamente nulla. Ogni tanto vendo qualche animale, ma tra spostamenti per andare alle mostre, costi dei mangimi e ricerca degli allevatori il ricavo è praticamente nullo. Se non fosse un passatempo avrei già smesso da un pezzo, e qualora dovesse finire, terminerà come tale”.
Un percorso nell’ornitologia cominciato ufficialmente nel 2008 con l’apertura dell’allevamento ‘Valle Masna’, ma le cui basi partono da lontano: “Ho iniziato acquistando canarini gialli o pappagallini da tenere in casa, poi man mano ne ho presi sempre più e le conoscenze con gli allevatori sono incrementate. Non serve fare studi particolari per lanciarsi in quest’ambito, anche se è possibile trovare persone che hanno maggiori competenze di altre, le quali per esempio si intendono più di genetica – spiega Luca -. Sicuramente un hobby che mi ha fatto conoscere tante persone, anche amici che sono diventati tali al di là dell’ambito ornitologico”. A ‘Valle Masna’ Luca alleva principalmente esotici australiani come diamanti codalunga e diamanti di Gould, esemplari molto variopinti. “Loro sono le tipologie fisse, poi di tanto in tanto capita che qualche specie mi affascini e decido di prenderne una coppia o due, ma accade sporadicamente”, dichiara Luca.
Un passatempo, sì, ma estremamente impegnativo: “Seguo l’allevamento tutto l’anno: la riproduzione si ferma tra aprile e maggio, fino a ottobre, periodo in cui svolgo le pulizie, dopodiché da ottobre a maggio accudisco i piccoli nascituri e partecipo a mostre su tutto il territorio, viaggio che mi ha portato fino al mondiale di gennaio”. Alla manifestazione Luca non ha partecipato in prima persona per ragioni logistiche: “In occasione di simili eventi, i volatili vengono trasportati in loco la settimana precedente per cominciare a essere giudicati, prima dell’apertura vera e propria. Per le mostre più grandi, come un mondiale, spesso organizzazioni e associazioni mettono a disposizione degli allevatori mezzi di trasporto adibiti a raccogliere gli animali per tutta Italia. Se gli eventi durano un week-end è fattibile andare, altrimenti risulta più complicato”.
Annualmente Luca partecipa a sei-sette mostre, a livello italiano, europeo e mondiale, portando a casa anche in questi casi riconoscimenti. “Quest’anno il campionato italiano non si disputerà: regola vuole che se la rassegna iridata si svolge in Italia, questa va a sostituire la competizione nazionale”, precisa Maglia. Per decidere a chi assegnare le medaglie si segue un definito iter: “Il giudizio si basa su categorie di punteggi che vanno a valutare l’esemplare su parametri come taglia, struttura, colore, disegno. Infine, vengono assegnate le votazioni vere e proprie”, espone Luca.
Oltre a essere plurimedagliato, Maglia è anche presidente del ‘Club diamante codalunga Italia’, associazione divulgativa che si occupa di ampliare la conoscenza della specie a quante più persone possibili, organizzando annualmente nelle mostre specialistiche offerte dal Club anche premiazioni, in cui a valutare sono giudici esperti e conoscitori degli esemplari. In merito a obiettivi futuri si esprime infine così: “L’idea è migliorarsi sempre. Sì, ho vinto un mondiale, ma magari alcuni allevatori avevano esemplari più belli dei miei e non li hanno portati, oppure non hanno potuto partecipare. Intendo migliorare la qualità degli animali e, perché no, prendere parte alle prossime competizioni con altre specie che allevo“.