Visita a Lecco dell’assessore regionale Tironi, l’incontro con presidi e associazioni di categoria
Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. “Serve sempre più sinergia tra mondo delle imprese, istituzioni e scuola”
LECCO – Scuola e lavoro, due mondi che a Lecco hanno iniziato negli ultimi anni un dialogo proficuo con un obiettivo comune: avvicinare sempre più l’offerta formativa scolastica alle esigenze del mercato del lavoro, affinché i giovani che hanno concluso i percorsi di studio possano trovare impiego in breve tempo e soddisfare ugualmente le necessità di personale delle imprese del territorio.
Non a caso è iniziata da due istituti scolastici della città la visita a Lecco dell’assessore Simona Tironi, delegata a Istruzione-Formazione-Lavoro per Regione Lombardia: l’assessore ha fatto tappa prima al laboratorio Meccatronica presso istituto Fiocchi e poi al Badoni per la presentazione progetto di Cyber Security per gli studenti.
“Abbiamo delle grandi eccellenze sul territorio – ha rimarcato Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco dialogando con Tironi – e possiamo vantare una rete virtuosa, nata dalla sinergia tra le scuole e le associazioni di categoria ma anche di aziende private che si sono messe in campo per progettare il futuro insieme agli studenti. L’alternanza scuola-lavoro non può essere vista come un mero esaurimento del pacchetto ore previste ma come uno strumento per creare occupazione. Tanti sono gli studenti che hanno trovato impiego nelle imprese dove hanno vissuto l’esperienza di alternanza. Dobbiamo lavorare per creare percorsi formativi adeguati al territorio, mettendo al centro i ragazzi e le loro famiglie”.
Alla sala ‘Grigna’ del palazzo della Regione a Lecco, in corso Promessi Sposi, si è svolto un tavolo istituzionale con la partecipazione dei rappresentanti del mondo della scuola e delle associazioni di categoria.
“La Regione è sul pezzo – ha rimarcato il sottosegretario Mauro Piazza, aprendo l’incontro – all’interno delle nostre politiche attive ci sono azioni concrete sul tema della formazione e l’orientamento scolastico. I numeri regionali, confrontati con quelli nazionali, testimoniano i risultati raggiunti. E’ una risposta che però necessita un tempo lungo – ha aggiunto Piazza – le risorse però ci sono per poter proseguire su questo percorso”.
Le aziende faticano a reperire oltre il 50% delle figure ricercate
Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro “è il principale problema del nostro territorio – ha rimarcato Carlo Malugani, consigliere provinciale delegato alle politiche del lavoro – Nel 2022 gli imprenditori hanno giudicato di difficile reperibilità il 47% delle figure professionali da inserire nella propria azienda, la percentuale ha superato il 52% nell’ultimo report. Questo crea un danno al nostro sistema economico. E’ necessario che i fabbisogni professionali espressi dal territorio trovino corrispondenza nell’offerta formativa”.
Per il mondo dell’insegnamento “è necessario ricalibrare un’offerta che sia pensata per gli studenti – è intervenuto il provveditore scolastico Adamo Castelnuovo – dobbiamo andare incontro ai ragazzi, ai loro sogni e progetti. Questa è la cifra distintiva del nostro essere scuola e ciò che segnerà i passaggi del prossimo futuro. Tanto dell’orientamento viene fatto dagli insegnanti che aiutano i ragazzi a fare emergere il loro essere nel mondo, la visione di loro stessi”.
L’assessore Tironi: “Raddoppiare i percorsi per raddoppiare le opportunità”.
Regione Lombardia sta predisponendo in queste settimane il Prss, ovvero il piano di governo regionale “e dentro a questo provvedimento l’ambito della formazione, del lavoro e dell’istruzione ricoprono un ruolo importante” ha spiegato Mauro Piazza.
“Oggi più di ieri, la collaborazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro è il tassello principale e fondamentale – è intervenuta l’assessore Tironi – Con forza, quando mi stato conferito l’incarico di assessore, ho voluto tra le deleghe anche l’istruzione insieme a formazione e lavoro. L’ho definito l’albero della vita, perché seguiamo la persona dall’età infantile al pensionamento, prima con percorsi i istruzione e poi con la formazione, per inserire le persone nel mondo del lavoro e reinserirle quando perdono l’occupazione”.
Regione, ha spiegato l’assessore, ha messo in campo diverse misure: “Investiamo 320 milioni in percorsi di alta formazione che coinvolgono più di 80 mila ragazzi. Riguardo agli ITS, la Lombardia è la regione con numero più alto di fondazioni, 25, a cui sono iscritti 7 mila ragazzi. Abbiamo attivato più di 250 percorsi formativi. L’obiettivo è raddoppiare percorsi e iscritti, perché significa raddoppiare le opportunità per i nostri giovani”.
“Il mercato del lavoro è in continuo cambiamento e le nostre aziende per essere competitive non necessitano di un capitale umano qualsiasi. Investire non basta – ha aggiunto l’assessore – è necessario portare il mondo del lavoro all’interno della scuola, facendo gioco di squadra, con imprenditori e docenti che ci credano. Vogliamo disegnare percorsi su quelle materie e competenze che non devono rispondere solo ai bisogno attuali delle imprese ma delle necessità che avranno nei prossimi anni”.
Lo sguardo della Regione è rivolto anche alle aspirazioni dei giovani: “Un ragazzo – ha sottolineato Tironi – vince se rappresenta un valore aggiunto per l’azienda dove lavora e quando può esprimere una passione allora può dare un contributo ancora più importante”.