19 anni, neo diplomata all’Istituto Rota di Calolzio, la giovane lecchese a ottobre sarà anche in TV a Ciao Darwin
“Vedevo la mia altezza come un difetto ma la passerella mi ha dato sicurezza. La perfezione? Non esiste, ogni corpo è bello proprio perché diverso e unico”
LECCO – Sorriso accattivante, lunghi capelli biondi, occhi ambrati. Anna Forlin, 19 anni, è una giovane promessa nel mondo della moda e dello spettacolo. Al suo attivo ha già diverse sfilate in passerella, due partecipazioni e Miss Italia (edizioni 2021 e 2022) e il primo posto al 39° Premio Un Volto X Fotomodella che si è svolto a Pisa lo scorso settembre. Da poco ha terminato la Maturità all’Istituto Lorenzo Rota di Calolzio: “Ho tanti impegni ma lo studio resta importante – racconta – adesso vorrei iscrivermi all’Università, punto a Biotecnologie”. Tra sfilate, shooting pubblicitari e lavori come ragazza immagine Anna ad ottobre sbarcherà anche in Tv, partecipando a Ciao Darwin su Canale 5.
In questa intervista la giovane lecchese si racconta, tra alti e bassi di un mondo non sempre facile ma ricco di stimoli e gratificazioni personali.
Partiamo dagli inizi: come ti sei avvicinata a questo ambiente?
E’ curioso, perché questa bella avventura è nata da una mia insicurezza. Mi sono sempre sentita un po’ diversa, già da bambina ero più alta rispetto ai miei coetanei e questa cosa mi faceva sentire quasi a disagio, lo vedevo come un difetto, un punto debole. Poi mia mamma, per farmi sentire più sicura, mi ha proposto di partecipare ad alcuni concorsi di bellezza e da lì la prospettiva è cambiata, mi sentivo a mio agio e quell’aspetto di me che prima mi sembrava ‘brutto’ è diventato il mio punto di forza. In passerella mi sono ritrovata.
Sei stata a Miss Italia e poi a settembre hai vinto il Premio Un Volto X Fotomodella. Che opportunità ti hanno dato queste esperienze?
Sicuramente mi hanno permesso di confrontarmi con tante altre ragazze, è stata una crescita importante. Vorrei a questo proposito ringraziare il Cavalier Dino Civale, patron del concorso Premio Un Volto X Fotomodella & Premio alla Moda. Dal punto di vista lavorativo invece le cose hanno iniziato a girare, come si dice in gergo. Sono stata contattata da fotografi e agenzie, ho iniziato a fare degli shooting e a lavorare come ragazza immagine. Adesso ho diversi progetti: a settembre sfilerò per i Reali di Dubai, sono molto entusiasta di questa esperienza, anche se mancano ancora mesi stiamo già lavorando, sto seguendo dei corsi di portamento. Poi forse parteciperò alla fashion week di Parigi, ringrazio Monica Foglia per l’opportunità.
Sarai anche in TV a ‘Ciao Darwin’.
Sì, anche qui ho dei ringraziamenti da rivolgere a Cinzia Baradel e l’agenzia Haute Promenade. Sarò membro di una delle due squadre e poi sfilerò, il programma sarà in onda da ottobre. Una bella opportunità, anche se la mia ‘comfort zone’ è quella dell’indossatrice.
Ti sei appena diplomata, proseguirai gli studi?
Sì, vorrei iscrivermi all’Università, punto a Biotecnologie, in caso non dovessi passare il test ho altre opzioni, sempre di indirizzo scientifico. Vedremo!
Quali sono per te gli aspetti positivi del lavoro di modella? E quali quelli negativi?
Sfilare mi da tantissime soddisfazioni, ero timida e grazie a queste opportunità e agli eventi ho imparato ad essere più sicura di me stessa e anche indipendente, ho meno paure ad affrontare il ‘mondo esterno’. Il lato positivo per me è questo, mi gratifica, mi fa sentire bene e in grado di sostenere qualunque sfida. L’altro lato della medaglia è un ambiente sicuramente difficile, dove c’è molta competizione. L’invidia e le male lingue complicano le cose, ma affiancati dal giusto team e, nel mio caso, anche dalla mia preziosa famiglia, gli ostacoli si superano.
All’epoca dei social network si discute spesso su quanto sia opportuno o meno trasmettere canoni di bellezza sempre più alti che i giovani, le ragazze soprattutto, si affannano a ricercare, spesso con effetti dannosi. Cosa ne pensi?
Penso che il raggiungimento della perfezione sia impossibile. Tutto ciò che vediamo dietro lo schermo o l’obiettivo di una macchina fotografica è ritoccato in qualche modo, bisogna saperlo e tenerlo a mente. La perfezione non esiste ed è inutile ricercare quel tipo di canone. Io vorrei ricordare che ogni corpo è diverso dall’altro e ogni imperfezione lo rende bello, proprio perché diverso. La diversità è bella, e va celebrata. Secondo me oggi, rispetto ad alcuni anni fa, quel canone di bellezza perfetta si sta alterando, o meglio, sta ‘abbassando’ un po’ gli standard. Speriamo si continui sulla strada della normalità.
Infine, cosa vorresti dire a chi vorrebbe intraprendere questo percorso? Hai qualche consiglio?
Sì, ascoltare sempre il proprio cuore e non sminuire ciò in cui si crede. Ci vuole tanta determinazione, soprattutto per affrontare i momenti più difficili, ma se ci credi, vai avanti a testa alta.