Le tre palazzine attuali verranno demolite a inizio inverno
Il nuovo caseggiato dovrebbe essere concluso entro marzo 2026
LECCO – Un investimento complessivo di quasi 8 milioni di euro, di cui 5.663.088 dai fondi del Pnrr e i restanti 2.245.912 dal bilancio dell’Aler Bergamo Lecco Sondrio. Le tre palazzine gialle di via Turbada, costruite a metà degli anni ’60, verranno demolite all’inizio dell’inverno per lasciare posto al nuovo caseggiato popolare di Belledo.
Una struttura in legno, la prima per tipologia di costruzione in Lombardia, che ospiterà 30 nuovi appartamenti popolari, dieci in meno rispetto a quelli attuali, ma a favore di aree verdi che saranno aperte ai cittadini.
Il progetto
“Quando sono arrivato, nel 2018, l’attenzione è stata subito posta sulle palazzine di via Turbada – spiega il presidente di Aler Bergamo Lecco Sondrio, Fabio Danesi – ci eravamo aggiudicati 1 milione e 700 mila euro dalla Regione Lombardia per il consolidamento degli stabili, ma mi accorsi subito che sarebbe stato deleterio provare a sistemarli”. Dai carotaggi erano già emersi, infatti, problemi strutturali a cui si aggiunge, tutt’oggi, l’aura di abbandono: i negozi al piano terra risultano tutti sfitti, tranne due, ormai da anni. “Così – continua Danesi – abbiamo rinunciato al finanziamento regionale e abbiamo iniziato a pensare a un progetto di demolizione e ricostruzione. Grazie ai fondi del Pnrr cambieremo totalmente volto all’area”.
La logica è green: la struttura – ad accezione del piano seminterrato dove ci saranno i garage che verrà realizzato in cemento armato – verrà costruita in legno. Verranno installati pannelli fotovoltaici, pompe di calore, un sistema meccanico per il ricircolo dell’aria e verranno applicate le norme di sicurezza antisismiche, con la creazione di due vasche di accumulo. Saranno realizzati 30 nuovi appartamenti (rispetto ai 40 attuali) con diverse metrature: 10 alloggi da un utente, 10 da due, 5 da tre e 5 da 4. I volumi edilizi secondo il progetto si ridurranno a favore dell’ampliamento degli spazi esterni, con un percorso pedonale, un’area verde e un’area giochi per i bambini; sarà realizzato anche un parcheggio per i condomini e verranno predisposte colonnine per la ricarica delle auto elettriche aperte a disposizione di tutti i lecchesi.
“Le tre strutture attuali hanno consumi e costi altissimi – spiega Danesi – il nuovo edificio invece sarà ecocompatibile e a consumo zero. Vogliamo creare condizioni di vita migliori per la città di Lecco e per gli inquilini che abiteranno il nuovo palazzo”.
Il cantiere è già stato assegnato all’associazione temporanea d’impresa composta da CLV Costruzioni lariane valtellinesi di Morbegno, CRS Impianti di Gorle e Legnotech di Tirano. Mentre i condomini, che abitavano 32 degli appartamenti, sono stati trasferiti in altre case della città: “Non ci sono state polemiche e non sono stati sollevati contenzioni che avrebbero ritardato l’inizio lavori – precisa il presidente di Aler -, per quanto riguarda i condomini abbiamo lavorato in sinergia con i servizi sociali del Comune di Lecco”. Ai commercianti, che occupavano due dei negozi disponibili sono stati corrisposti 250 mila euro per il trasferimento delle attività.
Stando al cronoprogramma le demolizioni inizieranno in inverno, mentre la fine dei lavori è fissata a marzo 2026.
Le dichiarazioni
Alla presentazione del progetto anche il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mauro Piazza: “Ero presente a uno dei primi sopralluoghi in via Turbada, da subito erano emerse le condizioni di abbandono e incuria dell’immobile – dice -. Questa riqualificazione è emblematica, è il caso in cui il pubblico può insegnare qualcosa all’edilizia privata. E’ un caso di abbattimento e ricostruzione, con riduzione del volume per creare una maggiore area verde a disposizione di tutti i cittadini di Belledo. Parliamo di efficientamento energetico e qualità abitativa, daremo alle famiglie degli appartamenti i cui costi sono 1 decimo di quelli attuali, questo fa una grande differenza. Il cantiere è stato assegnato a imprese locali e il sistema di costruzione è innovativo. Inoltre – continua – c’è molta soddisfazione nel vedere che i fondi Pnrr gestiti dalla Regione vanno a segno nei tempi previsti”.
Mentre l’assessore regionale alla Casa, Paolo Franco, aggiunge: “Questo progetto è una sfida importante che va nella direzione della mission dell’assessorato. Vogliamo che Aler sia soprattutto standard e livelli qualitativi elevati, non spazi brutti e degradati. Questo è l’Aler di oggi e del futuro, che apre alla sostenibilità economica con case meno energivore e metodologie di costruzione all’avanguardia, ma senza dimenticare la mission social. Le famiglie che abiteranno il caseggiato lo faranno con dignità, sostenibilità economica e ambientale. Da Lecco si sta guardando al futuro, lo stiamo facendo con passione, se non ci fosse stata passione non ci saremmo trovati di fronte a questo progetto”.