Due spade di Damocle sulla testa di Dadati – assente al direttivo Pdl

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Fabio Dadati
Fabio Dadati

Mentre è in corso il direttivo provinciale del Pdl, in programma dalle 18 nella nuova sede di via Bezzecca, l’assessore provinciale al Turismo nonché consigliere comunale tra i banchi della minoranza Fabio Dadati, stando alle indiscrezioni, si trova in precario equilibrio. Sembra infatti che sulla sua testa non penda una spada di Damocle bensì due, come le ormai certe sfiducie nei suoi confronti avanzate sia dal gruppo consiliare provinciale che da quello comunale. Il documento di Palazzo Bovara è firmato Piazza, quello di Villa Locatelli è opera di Malighetti.

Dadati sulla vicenda non batte ciglio e commenta: “Non ci sono questioni particolari, tutti comincia e finisce nell’ambito di una normale dialettica tra gruppi consiliari e alcune figure del partito che ricoprono ruoli esterni. Nel gruppo consiliare provinciale ho un ottimo rapporto e non sono mai emersi problemi. Per quano riguarda il gruppo consiliare comunale è solo una questione di vedersi e sentirsi un po’ di più. Quindi sono tranquillo e ben felice che ci si confronti anche su questo”.

Va comunque detto che circolano voci piuttosto attendibli su alcuni retroscena che chiariscono forse meglio il clima di tensione che è emerso nelle ultime settimane all’interno del Pdl. Partiamo con il dire che al presidente provinciale Daniele Nava e al sindaco di Lecco Virginio Brivio nei giorni scorsi è giunta una missiva firmata da Luigi Taruselli (consigliere comunale in quel di Lierna) nella quale, stando alle informazioni raccolte, si invitava presidente e sindaco a fare luce sull’incarico di Dadati all’interno della società Fiera Milano, missiva che pare sia giunta anche agli stessi vertici della spa (quotata in borsa). Qualcuno sostiene che sia un colpo mancino voluto dal sindaco di Lierna Vito Zotti (Pdl) dopo gli atriti avuti con lo stesso Dadati sulla vicenda della centrale a biomasse.

Sulla questione lo stesso Datati commenta. “Si, la lettera è arrivata, ma non ha fondamento perchè l’azienda Fiera Milano è privata e stiamo parlando del mio lavoro che nulla ha a che fare con gli incarichi politici e amministrativi. Quindi non c’è incompatibilità di alcun tipo come qualcuno vorrebbe far credere”.

A remare contro l’assessore pare ci sia anche Sandro Cariboni ex sindaco di Bellano a quanto pare scontento per non avere avuto l’appoggio di Dadati nella campagna elettorale di Bellano a sostegno della lista di Pierluigi Piki Vitali.

Infine, ma non da ultimo, a suscitare invide è stata anche l’uscita del ministro al Turismo Michela Vittoria Brambilla che a Barzanò ha definito Dadati: “Il miglior assessore al turismo d’Italia”.

Un clima non certo disteso e sereno, anche se Dadati dice si essere tranquillo. Per capire come saranno le sue sorti non resta che attendere il responso dall’imminente incontro del Direttivo, al quale l’assessore provinciale sarà assente perchè impegnato in un incontro con il Direttivo provinciale.