MILANO – Con 42 voti a favore, 28 contrari e 3 astenuti, a scrutinio segreto il Consiglio regionale ha accolto le pregiudiziali presentate da Sel e Idv per non procedere nell’esame del progetto di legge sulla caccia in deroga.
Il provvedimento frutto dell’abbinamento di due testi presentati da Lega Nord e Udc sui quali erano stati depositati 5.162 emendamenti, doveva disciplinare per la stagione venatoria 2012-2013 la caccia in deroga per storno (sturnus vulgaris), fringuello (fringilla coelebs), peppola (fringilla montifringilla), pispola (anthus pratensis) e frosone (coccothraustes coccothraustes).
Tra le norme contenute nel progetto di legge affossato dall’Aula, quella secondo cui le deroghe, solo per le cinque specie indicate, venivano disposte dalle Amministrazioni Provinciali con proprio atto; il prelievo massimo complessivo per specie e per provincia sarebbe stato stabilito sulla base dei limiti complessivi regionali; la caccia consentita tra l’1 ottobre e il 30 novembre; il prelievo giornaliero e per stagione per ogni cacciatore non avrebbe dovuto superare il numero massimo di dieci unità per ciascuna specie; si potevano utilizzare esclusivamente appostamenti fissi e richiami vivi appartenenti alle specie in deroga unicamente d’allevamento e muniti di anellino inamovibile.