263 le richieste da parte di donne vittime di violenza ai centri lecchesi da gennaio al 31 ottobre 2023
“Tema complesso che richiede anche un cambio culturale. Il nostro territorio ha già raccolto la sfida”
LECCO – “20 anni di lavoro ci hanno insegnato che non basta: quello della violenza di genere è un tema complesso che ci impone di pensare sia al prima che al dopo della prima e della seconda accoglienza. Per fare ciò occorre lavorare a un cambio culturale, una sfida che il nostro territorio ha già accolto e che continuerà a portare avanti”.
Così l’assessore Renata Zuffi nell’ambito della commissione III riunita mercoledì sera a Palazzo Bovara durante la quale è stato presentato un bilancio dell’attività svolta nell’ambito del progetto Star, Sistema Territoriale Antiviolenza in Rete a sostegno delle donne vittime di maltrattamento e violenza di cui il Comune di Lecco è ente capofila.
Alla commissione era presente anche la dottoressa Claudia Pina, assistente sociale e coordinatrice della Rete Antiviolenza Star, che ha ripercorso la nascita del protocollo, avvenuta nel 2021 e oggi sottoscritto da 28 soggetti sia pubblici che privati del terzo settore, e l’attività dell’ultimo biennio.
“Il progetto – ricorda Pina – è nato ponendosi il non facile obiettivo di coordinare i tanti enti coinvolti per dare precise procedure operative condivise in grado da un lato di rendere più efficaci le misure di contrasto alla violenza e dall’altro la realizzazione di percorsi di emancipazione delle donne vittime. In Provincia di Lecco esistono due centri antiviolenza gestiti dalle associazioni di volontariato Telefono Donna Lecco e L’Altra Metà del Cielo di Merate. Quest’ultima si occupa delle case di accoglienza, che sono tre per la prima accoglienza ad indirizzo segreto con sei posti letto per donne e 8 posti letto per minori e altrettante per la seconda accoglienza con 8 posti letto per donne e 9 posti letto per minori. Anche per il 2024 consolideremo i servizi di questi centri e il sistema di accoglienza delle donne vittime di violenza”.
Passando ai numeri Pina ha detto “gli episodi non accennano a diminuire, anzi: nel 2022 sono state 235 le donne che si sono rivolte agli sportelli, 17 delle quali hanno avuto bisogno di accoglienza di primo livello (+ 18 minori) e 11 di accoglienza di secondo livello (+14 minori). Nel 2023, dal 1° gennaio al 31 ottobre, le donne che si sono rivolte agli sportelli sono state 263. La permanenza media nelle case di prima accoglienza è di 60 giorni mentre nelle case di seconda accoglienza è di 4 mesi. Parliamo unicamente dei dati dei centri antiviolenza – ha sottolineato Pina – a questi numeri vanno aggiunti i dati delle forze dell’ordine ed anche quelli relativi agli accessi al Pronto Soccorso”. Sul fronte finanziamenti (regionali e statali), per il biennio 2022-2023 il Progetto Star ha ottenuto circa 300 mila euro.
Il progetto Star lavora anche a percorsi volti a favorire l’autofinanziamento delle donne vittime di violenza: “Occorre aiutare queste donne a mantenersi e a trovare la propria autonomia abitativa – ha spiegato Pina – proponiamo interventi per l’integrazione o la reintegrazione nel mercato del lavoro, la formazione e molto altro. Nel 2023, fino a fino ottobre abbiamo avuto 35 donne a carico per questa tipologia di servizi.
L’assessore Zuffi ha poi illustrato il lavoro svolto dalla commissione Pari Opportunità: “Ci confrontiamo e lavoriamo con più di 20 associazioni del territorio, anche molto diverse tra loro. Nel 2023 il tema che ci ha guidati è stato quello del linguaggio, ricordo ad esempio l’iniziativa ‘Alfabeto delle Pari Opportunità’ proposta tutte le scuole lecchesi di ogni ordine e grado, dall’infanzia alle superiori. Perché il rispetto e la conoscenza delle pari opportunità inizia anche da qui, dal linguaggio. All’iniziativa – ha fatto sapere Zuffi – hanno risposto per ora tre Istituti Comprensivi e durante l’anno scolastico in corso sono previsti diciannove interventi in altrettante classi. Credo che il lavoro svolto da questa commissione sia prezioso e ringrazio tutti coloro che vi prendono parte con impegno”.
A margine della presentazione è intervenuto il consigliere Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): “Ringrazio tutti gli attori di questa rete importantissima – ha detto – il problema della violenza di genere peggiora di anno in anno. Nel 2023 le donne uccise in Italia sono state 108, da inizio 2024 siamo già a 7 omicidi. Mi chiedo se non sia il caso di iniziare a cambiare anche strategia comunicativa, cioè invece che parlare delle vittime dovremmo iniziare a parlare dei carnefici. Lo status quo, è evidente, non può essere mantenuto: quante donne denunciano ma non si fa niente? Quante tragedie devono ancora accadere? Le istituzioni devono mettere più soldi e più competenze dirette a sostegno di queste associazioni”.