Oggi la cerimonia alla presenza della dottoressa Stasi, direttore generale a Bergamo al tempo del Covid
“La grande lezione che abbiamo avuto è che la salute è un investimento e non è un costo”
CALOLZIOCORTE – “Sono passati solo 4 anni, eppure sembra passata un’eternità. Tutti, però, abbiamo ancora ben in mente quei giorni drammatici contraddistinti da lutti e isolamento. Ero seduto nel mio ufficio in un comune deserto, ricordo le grandissime difficoltà nel tentare di far fronte all’emergenza, quando era impossibile reperire anche una sola mascherina in più per difenderci dal Covid. Ricordo ancora il ruolo fondamentale delle associazioni della città che si sono unite per far fronte. Oggi però il ricordo va a tutte le vittime del Covid e le condoglianze vanno ai famigliari che hanno perduto un loro caro”.
Il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi è tornato con la mente a quei giorni difficilissimi, quando la gente moriva senza nemmeno capire il perché e tutti eravamo chiusi nelle nostre case. Il 18 marzo scorso è stata celebrata la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, è stamattina l’amministrazione ha voluto dedicare il piazzale del cimitero proprio a coloro che hanno perso la vita durante la pandemia.
Alla cerimonia hanno partecipato le stesse associazioni che si sono prodigate durante l’emergenza, ringraziate una ad una dal sindaco, a partire dalla Protezione Civile, dai Carabinieri in congedo e, ancora, gli Alpini, i Marinai, i Volontari del Soccorso, i medici della Cooperativa Cosma, i parroci, le farmacie, i commercianti, la Caritas in coordinamento con il Circolo Arci Spazio Condiviso, il Gabbiano e l’Altra Via.
Madrina dell’evento Maria Beatrice Stasi, dottoressa residente da anni a Calolziocorte, che proprio in quel periodo era direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, territorio dove è divampato il primo focolaio e si è propagato con la maggiore violenza: “Ricordo l’angoscia per una malattia che non si era mai vista. Sono stata tra i primi ad ammalarmi, insieme al Questore e al Prefetto di Bergamo, mentre gli amici mi lasciavano la spesa sullo zerbino, mi sono trovata a dirigere l’ospedale da sola da casa, è stata un’esperienza terribile che non auguro a nessuno. Nella vita ci sono dei momenti in cui non ci si può tirare indietro e ai ragazzi che ci sono qui oggi dico proprio questo: nei momenti di difficoltà non spostatevi ma tirate fuori tutto il vostro carattere. Oggi ricordiamo le vittime del Covid, ma voglio ricordare anche tutti coloro a cui abbiamo salvato la vita con un grande lavoro e un grande impegno. La grande lezione che abbiamo avuto è che la salute è un investimento e non è un costo. Impariamo a guardare con occhi diversi e con rispetto a quei medici e quegli infermieri anche per evitare di allontanare i giovani da queste professioni che sono le più belle del mondo”.
Ivano Venturini, direttore generale della Rsa Casa Madonna della Fiducia di Foppenico, Non ha voluto fermarsi al ricordo: “E’ giunto il momento di parlare di quel che ci ha insegnato l’esperienza della pandemia – ha detto -. Vi è un collante che tiene insieme tre cose: la fine di ciò che era, l’incertezza di ciò che è, la speranza di ciò che sarà. Sono tre sensazioni decisamente diverse, eppure convivono alternandosi nella nostra quotidianità fra quello che è noto, l’ignoto e ciò che è desiderato. Guardando i giovani presenti e sono convinto che l’umanità ha questa grande capacità di resilienza, apprendimento e adattamento. Dobbiamo imparare da quello che è successo e stabilire una nuova rotta con l’opportunità unica di tracciare scelte sanitarie, sociali ed umane completamente diverse dalle precedenti. Facendo questo ci permetterà di chiamarci comunità coesa in tutti i suoi campi”.
L’assessore Tina Balossi ha spiegato nel dettaglio il senso di questa intitolazione, prima dello svelamento della targa da parte del sindaco Ghezzi e della dottoressa Stasi. Quindi al parroco don Antonio Vitali è stata affidata la benedizione. La cerimonia ha visto gli interventi musicali del coro dell’Istituto Comprensivo di Calolziocorte diretto dal maestro Alberto Sgrò. La cerimonia si è chiusa con un intervento degli studenti dell’Istituto Rota e con la canzone Supereroi di Mr. Rain.