Il brutto episodio accaduto ieri in via Rivolta: il giovanissimo stava tornando a casa dopo essere uscito da scuola quando è stato accerchiato e aggredito
Il consigliere regionale Zamperini (FdI): “Non confondiamo il disagio giovanile con la delinquenza”
LECCO – Altri episodi di violenza in pieno giorno in centro a Lecco, questa volta a danno di un ragazzino che ieri, martedì 23 aprile, è stato accerchiato e picchiato in Via Rivolta mentre tornava a casa dopo essere uscito dall’istituto Bertacchi.
A commentare il fatto il Consigliere Regionale lecchese di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini. “Al contrario di chi ancora crede che non sia necessario l’intervento e l’impiego dei militari di Strade Sicure nei pressi della Stazione di Lecco e delle “Meridiane”, io reputo inaccettabile che una madre o un padre debbano aver paura che i propri figli vengano malmenati per poche decine di euro all’uscita di scuola. Per quanto ancora dovremo assistere a queste scene?” commenta.
“I cittadini sono ormai esasperati e spaventati. Il fenomeno delle baby gang, vere e proprie bande criminali composte spesso da giovanissimi di origine straniera, è diventato una piaga sociale diffusa anche nel nostro territorio. Servono immediatamente misure certe e risolutive per arginare il problema e restituire un’adeguata percezione della sicurezza urbana. L’errore da non fare è minimizzare il problema o, peggio ancora, confondere il disagio giovanile con la delinquenza”.
“Chiediamo alle Forze dell’Ordine di intensificare i controlli, ed al Comune di Lecco di avviare tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini, specialmente di quelli più fragili ed inermi. La mia piena solidarietà alle vittime ed alle loro famiglie. Faccio seguito all’appello pubblicato sui social della madre del ragazzo e chiedo a chi può collaborare con le Forze dell’Ordine ed aiutare nel dare informazioni o dettagli, di farlo senza timore ed intenti punitivi, ma in una prospettiva di cittadinanza attiva per contrastare tali fenomeni” concluse Zamperini.