Ospedale: per lavoratori “esterni” si cercano parcheggi “esterni”

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LECCO – Sindacati, Ospedale e Linee Lecco a confronto sulla questione dei parcheggi per i lavoratori dei servizi esternalizzati, che nelle scorse settimane aveva provocato la reazione dei lavoratori e la richiesta di esenzione del pagamento della sosta, come accade per i dipendenti dell’Azienda Ospedaliera.

All’incontro dello scorso giovedì hanno partecipato anche i responsabili delle ditte appaltatrici (Copma, Serist e Rentex) per una situazione che oltre ai loro lavoratori, interessa anche gli studenti universitari che frequentano l’ospedale.

Dopo aver sottolineato che l’attuale parcheggio dell’Ospedale di via dell’Eremo non è sufficiente a garantire il posto macchina a tutti i dipendenti dell’ospedale e a tutti gli utenti ospedalieri che giornalmente frequentano la struttura sanitaria, Azienda Ospedaliera e Autolinee Lecco hanno messo sul tavolo possibili soluzioni.

Le ipotesi illustrate alle parti prevedono interventi sulle linee di trasporto urbano e l’utilizzo, in orari particolari , dei parcheggi limitrofi. Nello specifico le proposte presentate sono state le seguenti:

• portare il capolinea delle linee 2, 3 ed 8 in Via Dell’Eremo;
• possibilità di utilizzare il parcheggio libero del centro commerciale le Meridiane, anche fuori dal normale orario di apertura: da qui si può raggiungere in pochi minuti l’ospedale utilizzando le frequenti corse delle linee urbane;
• possibilità di utilizzare il parcheggio libero del centro commerciale “Le piazze” , anch’esso ben collegato con l’ospedale;
• l’utilizzo dei due parcheggi a pagamento in zona tribunale, con abbonamenti mensili a prezzo calmierato;
• l’utilizzo, dopo le ore 16,00 del parcheggio dell’ospedale riservato agli utenti, per il quale, previa autorizzazione del Consiglio Comunale, si potrebbe attivare un abbonamento particolare a prezzo agevolato;
• miglior utilizzo dei parcheggi nel corpo C , messi a disposizione delle Ditte, da far utilizzare da queste ai propri dipendenti che montano o smontano in orari “a rischio”.

I sindacati, preso atto delle ipotesi avanzate, si sono riservate di riprendere il confronto dopo le assemblee previste a fine mese e avanzare le eventuali osservazioni/proposte.