Giovanni Pasquini: “No all’annessione forzata con Sondrio!”

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LECCO – “E’ ricominciato l’assalto, in perfetto stile squadrista, del Governo tecnico, senza alcuna legittimazione popolare, di Mister Fallimonti, il Commissario mandato da Bruxelles, col beneplacito del Presidente della Repubblica Napolitano, e il sostegno parlamentare diretto e determinante dei “Partiti della Nazione”, ossia PD, PDL, UDC e FLI. L’ho scritto qualche mese fa e lo ripeto ora a gran voce: dove son finiti i deputati e i senatori “Democratici” e “Berlusconiani” eletti nella nostra Provincia, dalle cui bocche non esce alcun verbo in difesa dell’autonomia e della sovranità del nostro territorio? Dove son finiti i signori Rusconi, Codurelli e Michela Vittoria Brambilla, paladini della lecchesità (a parole!) in quel di Roma? Tacciono e forse ciò, dal loro punto di vista, è comprensibile, perché non sarebbe facile spiegare ai nostri concittadini che mentre costoro seggono in Parlamento coi loro voti, persistono nel tenere in vita un governo che vuole liquidare la loro Provincia con un colpo di mano.

Una situazione tanto grave avvenne solo durante il ventennale governo, non propriamente “democratico”, guidato da Sua eccellenza il Cavalier Benito Mussolini, allorché i podestà in camicia nera vennero messi ad amministrare i comuni cancellando i consigli comunali eletti democraticamente! Quanti bla, bla inutili da parte di questi signori, dormienti sui loro scranni romani, mentre il Governo vuole commissariare i Consigli provinciali eletti dalla gente! La bozza prospettata dall’Esecutivo €urocratico di Roma di accorpamento della Provincia di Sondrio a quella di Lecco e quanto di più antidemocratico e vergognoso esista in uno Stato centralista, rapinatore e barattiere. In tal senso bene hanno fatto le Province del Nord a uscire dall’Unione Province d’Italia, che non ha affatto tutelato i nostri Enti nei confronti degli assalti cosacchi del Governo romano.

Non posso che condividere pienamente la battaglia dei fratelli Valtellinesi contro l’annessione forzata a Lecco, poiché tante e tali sono le peculiarità storiche, culturali, identitarie, economiche e sociali di quel meraviglioso territorio montano che non c’è alcuna ragione accettabile per cancellarlo dalla cartina geografica.Parimenti, la nostra Provincia, che è vanto e orgoglio della sua gente, frutto di lotte trentennali per l’autodeterminazione da Como non può e non deve esser violata come nessun altro Ente locale utile e virtuoso della Lombardia! Che cancellino la Regione Sicilia e i suoi sprechi miliardari i signori di Roma, che eliminino una volta per tutte le Prefetture che non esistono nella Costituzione, a differenza delle Province! E soprattutto, che se ne vada a casa Monti e tutta la sua politica fallimentare da professorone incapace e banchiere avido, servo dei poteri forti e della massoneria!

Solo la Lega continua a difendere le Province del Nord come Enti di primo livello eletti dal Popolo sovrano, con competenze necessarie e funzioni di raccordo fra il livello regionale e quello comunale: gli altri partiti, fingono di piangere sul territorio (e a Lecco neanche troppo) e a Roma sono complici dell’omicidio politico delle Province. Non se ne dimentichino i lecchesi quando, fra qualche mese, torneranno alle urne!”

PRIMA IL NORD, PRIMA LA PRUVINCIA DE LECCH!

DA SEMPRE ORGOGLIOSI SI ESSER LECCHESI!

Giovanni Pasquini

Lega Nord Lecco