Un ampliamento unanime di 436,28 ettari per il Parco della Valle del Lambro
“Questo intervento ci avvicina al nostro obiettivo del 30% di aree protette da raggiungere entro il 2030”
MILANO – Il Consiglio regionale, guidato da Federico Romani, ha dato il via libera all’ampliamento dei confini del Parco regionale della Valle del Lambro, con un consenso unanime. Questo intervento prevede un incremento di 436,28 ettari, corrispondente a un aumento del 5,2% rispetto all’attuale superficie del parco, che passa così da 8.391 a 8.827 ettari.
I confini del Parco si espanderanno nei territori di Arcore, Concorezzo e Villasanta, includendo le aree precedentemente parte dell’ex Parco locale di interesse sovracomunale della Cavallera (PLIS). Questo parco era stato riconosciuto dalla Provincia di Monza e Brianza nel 2009, ma la sua revoca nel 2018 era avvenuta su richiesta dei Comuni coinvolti, desiderosi di “aggregarsi” al Parco della Valle del Lambro.
“L’ampliamento include anche un’area nel Comune di Macherio, che, sebbene non sia in continuità territoriale con il perimetro del Parco, possiede un’importanza ecologica, ambientale e paesaggistica significativa” spiegano dal Consiglio regionale.
In particolare, l’ampliamento interesserà 266,36 ettari nel Comune di Concorezzo, 74,56 ettari ad Arcore, 63,44 ettari a Villasanta e 31,92 ettari a Macherio.
L’obiettivo dell’intervento è principalmente quello di rafforzare la Rete Ecologica Regionale e i corridoi ecologici trasversali, migliorare la qualità dell’ambiente e del paesaggio, favorire la conservazione e il potenziamento della biodiversità e degli ecosistemi, e valorizzare le risorse identitarie dei territori.
Secondo il relatore del provvedimento, Jacopo Dozio (Forza Italia) ha commentano: “Questo intervento è di fondamentale importanza per l’intero territorio della provincia di Monza e Brianza. Queste aree meritano di essere incluse nel perimetro del Parco regionale della Valle del Lambro, poiché ognuna di esse presenta un notevole pregio paesaggistico, ecologico e ambientale, con caratteristiche uniche”.
Simone Negri (Pd) ha sottolineato l’importanza di favorire l’aggregazione tra i Comuni per proteggere adeguatamente le aree meritevoli di tutela: “A questo punto, sarebbe opportuno rivedere la normativa generale sui parchi. Il voto unanime apre la strada a una possibile riforma”.
Inoltre, Alessandro Corbetta (Lega) ha commentato: “Questo progetto di legge risponde alle esigenze del territorio e delle Amministrazioni locali. Dimostriamo che Regione Lombardia è sensibile alle problematiche ambientali e vediamo la revisione della legge sui Parchi come una sfida da affrontare”.
In conclusione, l’Assessore al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi ha affermato: “Questo intervento ci avvicina al nostro obiettivo del 30% di aree protette da raggiungere entro il 2030. Oggi, quattro Comuni della provincia di Monza e Brianza ampliano i loro spazi all’interno del parco. I Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS) sono stati fondamentali, ma è un segnale significativo che sempre più comuni desiderino unirsi ai Parchi regionali per garantire una maggiore tutela”.